il caso

La Cgil di Trento e Bolzano non firma il rinnovo del contratto per i dipendenti di Regione e Camere di commercio

I segretari  Angelika Hofer e Luigi Diaspro all'attacco: “Non c'erano le condizioni. Trattativa al ribasso”



TRENTO. I rappresentanti di Fp Cgil di Trento e Bolzano non hanno firmato l'accordo per il rinnovo del contratto 2022-24 dei dipendenti di Regione e Camere di commercio. Secondo i sindacati - si apprende - le risorse a disposizioni e le conseguenti proposte di aumento sono "lontane dall'inflazione registrata". "Fin da subito è apparso chiaro che la partita era in parte già scritta, visto che la delegazione pubblica ha dichiarato che non poteva discostarsi granché da quanto fatto per i comparti pubblici trentini, implicitamente ammettendo i limiti di quegli accordi che sono ben al di sotto dell'inflazione, senza tenere in alcun conto la situazione di Bolzano e lo stato della trattativa al tavolo dell'intercomparto, dove, unitariamente, si sta affermando un'intesa per risorse che parifichino i livelli inflattivi", spiegano i segretari dei sindacati, Angelika Hofer e Luigi Diaspro.

A quanto riportato, la proposta della parte pubblica era di un recupero del 10,5% dei salari, mentre il sindacato ha chiesto di coprire l'inflazione del 17%. È stata invece respinta la richiesta sindacale di procedere immediatamente al pagamento delle risorse attualmente disponibili "Non c'erano le condizioni per sottoscrivere l'accordo. È stata condotta una trattativa al ribasso finalizzata ad armonizzare il rinnovo a quanto fatto per le autonomie locali", hanno concluso i segretari.













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