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La caccia a JJ4 è un caso. L’ex ministro Costa: «No a vendette. Si porti in un luogo sicuro con i suoi cuccioli»

L’esponente 5 Stelle da ministro si oppose all’ordinanza di Fugatti per abbattere l’orsa. E oggi sposa la linea della Lav: l'orsa che ha ucciso Andrea Papi non va abbattuta

 



ROMA. «In queste ore dal Trentino arriva un j'accuse contro chi negli anni scorsi si è opposto alla cattura e all'abbattimento dell'orsa JJ4. Il ministero dell'Ambiente, all'epoca da me diretto, si affiancò agli animalisti in un'azione al Tar e poi al Consiglio di Stato che dettero torto alla Provincia di Trento», così l’ex ministro (oggi vicepresidente della Camera) Sergio Costa (M5S).

«Perché abbattere l'orso se esistono anche altre modalità di convivenza? Questo sentenziò il Consiglio di Stato - spiega Costa -. Uccidere non è mai una soluzione. La Lega Antivivisenzione ha proposto di spostare JJ4 in un altro luogo tutelato e sicuro assieme ai suoi cuccioli. Questa appare come una soluzione adeguata che condivido e rilancio. Adesso tocca alla provincia di Trento, che ha a disposizione una serie di azioni di governo del territorio per consentire una sana convivenza tra orso e uomo, come accade da sempre nel Parco Nazione dell'Abruzzo. Mi aspetto una ragionevole soluzione per JJ4, e non una vendetta. Non facciamo parlare i fucili, ma la scienza ed il buon senso».













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