la decisione

L’inchiesta “Perfido” sulle cave di porfido: la Provincia di Trento chiederà di essere parte civile

La giunta ha dato mandato all’Avvocatura

L’INCHIESTA: Cave e affari 



TRENTO. “Non vi è alcuna sottovalutazione dell'importanza di un settore economico e del mondo del lavoro ad esso collegato, come quello coinvolto nella delicata indagine "Perfido", né tanto meno dell'immagine della Provincia quale Ente che ha tutto l'interesse alla legalità delle azioni sul proprio territorio a tutela dei cittadini e del virtuoso sviluppo economico del Trentino.

La Provincia chiederà quindi di costituirsi parte civile nel processo che inizierà nei prossimi giorni".

La precisazione arriva dall'Avvocatura provinciale che informa anche di aver ricevuto da alcuni giorni il mandato dalla Giunta provinciale di predisporre gli atti necessari per la costituzione di parte civile, che comunque può essere fatta fino a quando non siano state espletate le formalità, prima di dare inizio al dibattimento, di controllo della regolare costituzione delle parti.

Nei prossimi giorni il provvedimento formale di costituzione quale parte civile con mandato all'Avvocatura sarà adottato dalla Giunta provinciale, nei termini previsti dal codice di rito.

Oggi, durante l’audizione in seconda commissione era stato anche il coordinamento lavoro porfido a chiedere formalmente alla Provincia di costituirsi parte civile 













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