L’inchiesta fa saltare l’assemblea degli iscritti Pd: «Saremo al presidio per la legalità»
La riunione plenaria era convocata per domani 7 dicembre: era atteso il presidente Bonaccini. I vertici del partito: «Il confronto non deve essere oscurato o distorto da circostanze che, in questo momento, stanno totalizzando il dibattito pubblico»
TRENTO. La maxi inchiesta sull’intreccio tra affari e politica fa saltare l’assemblea degli iscritti del Pd trentino, convocata per domani 7 dicembre nella sala di rappresentanza della Regione. All’assemblea era atteso anche Stefano Bonaccini, presidente del partito e europarlamentare.
Lo comunicano in una nota il segretario provinciale Alessandro Dal Ri, il presidente Arianna Miorandi, il capogruppo provinciale Alessio Manica, la deputata Sara Ferrari. «Con la presente – scrivono i vertici del partito - comunichiamo che l'Assemblea plenaria degli iscritti del Partito Democratico del Trentino necessità di essere rinviata. La decisione si rende necessaria a seguito di un'attenta valutazione che ci ha condotti a ritenere prioritaria la presenza dei vertici del Partito al presidio per la legalità organizzato a Riva del Garda dalle parti sociali, in seguito ai noti eventi di questi giorni che hanno scosso tutta la comunità trentina e hanno radicalmente mutato il contesto su cui si sarebbe dovuto basare il confronto. Riteniamo che il dibattito programmato al nostro interno debba svolgersi senza essere oscurato o distorto da circostanze che, in questo momento, stanno totalizzando il dibattito pubblico».
«Nella consapevolezza del valore del momento dell'assemblea degli iscritti e del dialogo interno, ci impegniamo a riconvocare l'assemblea il prima possibile, così da garantire uno spazio di confronto costruttivo e partecipato. Ringraziamo tutti gli iscritti per la comprensione e la disponibilità e ci scusiamo per il poco preavviso nella comunicazione».