IL CASO

L’ex rettore Bassi: “La Provincia di Trento continua a nascondere il numero vero delle persone contagiate”

Il fisico accusa ancora Piazza Dante: ancora "fraintesi" i contenuti delle circolari del Ministero della Salute

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TRENTO. “Ho letto la circolare con attenzione e francamente non ho trovato alcun appiglio logico che possa giustificare le scelte adottate dalla Provincia Autonoma di Trento e soprattutto la decisione di tenere nascosto ai cittadini trentini il numero vero delle persone contagiate durante lo scorso mese di novembre”.

Lo sostiene nel suo blog il professor Davide Bassi, ex rettore dell’Università di Trento, ordinario di Fisica sperimentale in pensione. Titolo del post: “La circolare 35324 del Ministero della Salute: un altro "fraintendimento" alla trentina?”

“Di fronte alle informazioni ondivaghe che il Presidente pro-tempore della Provincia Autonoma di Trento ha fornito rispetto alle normative ministeriali sull'utilizzo dei tamponi antigenici, credo sia utile risalire alle fonti e leggere cosa dice la circolare 35324 del Ministro della Salute emessa lo scorso 30 ottobre: Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in sanità pubblica.

“In particolare, la circolare fa il punto sull'uso dei tamponi molecolari e antigenici. Nella tabella sinottica che si trova alle pagine 13 e 14 si parla sempre di "test rapido antigenico + conferma con test molecolare". L'unico caso in cui la conferma non è richiesta è quello di "collegamento epidemiologico + positività a test antigenico rapido". Se si verifica questa condizione il caso si considera confermato anche con il solo test antigenico. Confermato e - secondo logica - dovrebbe essere anche comunicato”.

“La mia opinione personale è che la PAT abbia "frainteso" i contenuti della circolare, così come aveva già fatto a maggio a proposito della "regola dei 5 giorni".

“Comunque, anche di fronte alla bufera mediatica ed alle forti sollecitazioni del presidente Zaia, il Ministero della Salute si è finalmente mosso e a breve dovrebbe uscire una nuova circolare che - sulla base delle informazioni in mio possesso - dovrebbe spazzare via il "fraintedimento" trentino”.

“Tutto bene quel che finisce bene si potrebbe dire. Purtroppo gli ospedali trentini sono pieni ed i troppi lutti contati da novembre ad oggi ci dimostrano che tanto bene le cose non vanno”.

Il professor Bassi conclude il post con una domanda. “Possiamo almeno sperare che la Provincia finalmente si decida a rivelare quanti sono stati veramente i nuovi contagi durante il mese di novembre?”













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