Covid

L’arcivescovo di Trento “pro vax”: «Vaccinarsi è un atto d'amore»

Monsignor Tisi alla cerimonia dell’Apsp di Folgaria: «Si tratta di un gesto di amore e di carità per gli altri: sono i dati a confermare che con il vaccino torniamo a respirare»



TRENTO. «È il momento che tutti ci mettiamo la mano sul cuore e facciamo nostra questa generosità aderendo alla campagna vaccinale che può permetterci di uscire da questo incubo. Si tratta di un gesto di amore e di carità per gli altri: sono i dati a confermare che con il vaccino torniamo a respirare». Lo ha detto - riporta una nota - l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, in occasione della cerimonia di benedizione del crocefisso realizzato dal giovane artigiano Massimiliano Toller come segno di ringraziamento e devozione per aver protetto gli ospiti dell'Apsp "Casa Laner" di Folgaria durante la pandemia. «Momenti come questo sono nuovamente possibili grazie alle misure di prevenzione, oltre che per merito dei vaccini», ha aggiunto Tisi.

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Il vescovo Tisi: «Vaccinarsi è un atto d’amore»

Appello del vescovo di Trento, Lauro Tisi, per il vaccino: «È un atto d’amore»

La cerimonia si è tenuta nel giardino della struttura, alla presenza dei vertici dell'Apsp, dell'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana, dei sindaci Michael Rech, Isacco Corradi, Duilio Canale (rispettivamente di Folgaria, Lavarone e Luserna), della commissaria della Comunità degli Altipiani Cimbri Nincoletta Carbonari e del direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro. All'iniziativa erano presenti anche gli operatori della Croce rossa, dei vigili del fuoco e i volontari che della struttura. 













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