Tecnologie

IT-alert, il sistema di allarme pubblico è ufficialmente in funzione

Proseguiranno comunque i test “territoriali” per raggiungere specifiche aree con i messaggi sugli smartphone



TRENTO. IT alert, il nuovo sistema di allarme pubblico della Protezione civile, è entrato ieri ufficialmente in funzione. Sarà attivato esclusivamente in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso, informando - attraverso gli smartphone - le persone presenti in una determinata area. Questo strumento è già attivo in altri Paesi europei e serve per lanciare informazioni in tempo reale, anche in merito alle prime azioni da compiere per minimizzare la propria esposizione al pericolo, come restare al chiuso o allontanarsi dai corsi d’acqua o evacuare la zona, a seconda di quanto previsto dai Piani di emergenza. Il messaggio di allarme riguarderà eventuali specifici scenari come il collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali e incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica (oltre che attività vulcaniche nelle sole aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano). In futuro il sistema potrà essere impiegato anche per allarmi relativi a temporali intensi. L’obiettivo è quello di garantire la tutela della vita umana attraverso uno strumento che assicura la tutela della privacy.

Come funziona IT alert? Non è necessario scaricare alcuna App. L’invio del messaggio sui cellulari - anticipato da uno squillo del tutto diverso da quello di una suoneria - si basa sulla tecnologia cell-broadcast, che consente di “colpire” un gruppo ristretto di celle telefoniche, delimitando quindi un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’evento previsto o in corso.
“In situazioni di potenziale pericolo, è di fondamentale importanza garantire una rapida informazione alla popolazione - evidenzia il direttore generale della Provincia, Raffaele De Col -. Grazie a IT alert, la Protezione civile dispone ora di uno strumento supplementare per raggiungere tempestivamente i cittadini. Tuttavia, è cruciale ricordare che durante un'emergenza è altrettanto essenziale conoscere le azioni da compiere e da evitare. Pertanto, è sempre consigliabile informarsi prontamente sulle buone pratiche di protezione civile, poiché sono la prevenzione e i comportamenti corretti che possono effettivamente salvare delle vite”.
Dopo le sperimentazioni dello scorso autunno sull’intero territorio provinciale e in Valsugana, per ottimizzare l’operatività del sistema è previsto l’invio di ulteriori messaggi di “test”. Chi dovesse ricevere un messaggio IT-alert che inizia con la parola “TEST” non ha quindi nulla da temere: si tratta semplicemente di verifiche di funzionalità del sistema, con la duplice funzione di assicurarne il corretto funzionamento in caso di reale emergenza e, allo stesso tempo, di tenere alta l’attenzione sui rischi possibili sul territorio e aumentare la consapevolezza di ciascuno di noi.
Ulteriori informazioni sul sistema di allarme pubblico e sul suo funzionamento sono disponibili sul sito www.italert.gov.it . Le buone pratiche di protezione civile, utili a farsi trovare preparati nel caso si riceva una notifica di allarme, sono consultabili sul sito www.iononrischio.gov.it.













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