In un anno 16 misure contro le infiltrazioni mafiose in Trentino: trasporti e pascoli coinvolti
L’attività investigativa è stata svolta dal Gruppo interforze antimafia (foto Gdf)
TRENTO. Sono complessivamente sedici le misure di prevenzione collaborative messe in atto dal Commissariato del governo del Trentino per contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico provinciale nel corso dell'anno. I provvedimenti, presentati dal prefetto Filippo Santarelli in conferenza stampa, hanno riguardato altrettante società evidenziate nell'ambito dell'attività svolta dal Gruppo interforze antimafia.
In particolare, una misura ha riguardato una società impegnata nel settore dei trasporti con sede legale a Trento, facente parte di una holding con sede a Roma e sedi operative anche in Lombardia, Campania e Sicilia, con un fatturato di diversi milioni di euro.
Altri 15 provvedimenti sono scaturiti a seguito dell'operazione di polizia giudiziaria "Transumanza", coordinata dal Dda di L'Aquila, che ha visto coinvolti alcuni imprenditori attivi in trentino e legati alla cosiddetta "mafia dei pascoli". Con le misure di prevenzione sono stati nominati anche gli esperti incaricati di svolgere funzioni di supporto alle misure di prevenzione.