In Trentino sono 1500 i bambini che vanno al nido e alla materna
L’assessore Bisesti: 1100 sono figli di operatori sanitari. “Al lavoro per allargare la platea”
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TRENTO. Sono circa 1500 i bambini che in Trentino possono accedere, nonostante la zona rossa, agli asili nido o alle scuole dell’infanzia. Di questi circa 1100 sono figli di operatori sanitari mentre 400 con bisogni educativi speciali.
I numeri sono stati forniti nel pomeriggio dall’assessore all’istruzione Mirko Bisesti che, al Consorzio dei Comuni, ha incontrato circa un centinaio di sindaci collegati in video conferenza per fare il punto sull’applicazione dell’ordinanza provinciale relativa alle deroghe per l’accesso ai servizi per l’infanzia.
Come ha spiegato Bisesti possono accedere i bambini con almeno un genitore che lavora in strutture sanitarie pubbliche e private accreditate o in residenze sanitarie assistenziali (Rsa), appartenente alle professioni sanitarie, inclusi gli Oss e i bambini con almeno un genitore che lavora nelle stesse strutture, non appartenente alle professioni sanitarie, ma con mansioni di tipo tecnico o ausiliario.
“Abbiamo avviato un dialogo istituzionale con il Governo – ha spiegato Bisesti ai sindaci – per poter allargare il più possibile la platea di bambini che possano accedere ai nidi e alle scuole dell'infanzia, perché sappiamo quanto questo servizio sia importante per le famiglie. Siamo comunque soddisfatti, al momento, per questi 1500 bambini che frequentano i servizi, la gioia e la felicità che hanno dimostrato per poter stare insieme a scuola, ci dà ulteriori stimoli a lavorare in questa direzione".
L’assessore ha inoltre rassicurato i sindaci sui trasferimenti finanziari ai comuni che gestiscono i direttamente i servizi. I finanziamenti saranno garantiti anche in questo periodo di chiusura.