In Trentino il marchio “gay friendly” diventa “benvenuti gay”. Il Pd: svista infelice, richiama le scritte per i cani
Il consigliere provinciale Luca Zeni chiede di correggere l'espressione
TRENTO. Una traduzione errata, oppure, come sostiene il consigliere provinciale del Pd del Trentino, Luca Zeni, una "svista". Sarebbe questa la ragione per la quale, in Trentino, il marchio turistico internazionale "gay friendly" , è diventato "benvenuti gay".
Una dicitura, sostiene il consigliere, che pur essendo "un importante passo in avanti sulla strada della lotta alle discriminazioni ed in special modo a quelle legate all'orientamento sessuale", risulta "oltremodo infelice". Per questo Zeni ha presentato una interrogazione in cui chiede di correggere l'espressione.
In Trentino, scrive Zeni, "il modello è stato recepito da Trentino Marketing spa nell'azione promozionale di numerosi alberghi". Si tratta - sostiene il consigliere provinciale - di un'espressione che "richiama la possibilità di accesso all'albergo per gli animali da affezione (Sono benvenuti i cani) e che quindi risulta oltremodo infelice. È evidente che si tratta di una svista, ma proprio per questo va corretta immediatamente, soprattutto in considerazione del fatto che essa compare su di un sito ufficiale pubblico (...)", scrive ancora Zeni.