In Trentino fiumi e torrenti a rischio esondazione: la Provincia investe 17 milioni per la messa in sicurezza dei corsi
Nel piano provinciale anche gli interventi per fronteggiare i danni provocati dai fiumi Sarca e Noce nell’ottobre dell'anno scorso
Intanto scatta la nuova allerta gialla: fra oggi e domani
TRENTO. Quasi 17 milioni di euro di nuove risorse sono stati stanziati dalla Giunta provinciale per la manutenzione diffusa di alvei e versanti, oltre che per la realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica e forestale, anche alla luce dei nuovi eventi alluvionali.
Lo prevede il secondo aggiornamento del Piano degli interventi di sistemazione idraulico-forestale 2019-2023, che con gli ulteriori 16,7 milioni di euro porta a quota 97,3 milioni le risorse stanziate nel quinquennio per finanziare anche parte degli interventi urgenti sul reticolo idrografico e le opere di difesa a seguito della calamità dell’ottobre 2020. Nell'individuazione degli interventi da realizzare, l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli ha coinvolto i Comuni e le Comunità: «Rivolgo un ringraziamento alla struttura del Servizio bacini montani per la pianificata azione di manutenzione che garantisce elevati livelli di sicurezza del sistema alveo-versante, in un contesto complesso anche sotto il profilo orografico come quello del Trentino. La tempesta Vaia e tutti gli eventi atmosferici che nel corso degli anni hanno ferito il nostro territorio sono la testimonianza di quanto sia fondamentale proseguire con una programmazione rigorosa degli interventi per una efficace mitigazione dei rischi».
Opere di sistemazione idraulico-forestale eseguite in amministrazione diretta (60,258 milioni di euro).
Per i lavori in amministrazione diretta, eseguiti sui vari bacini idrografici della provincia (Sarca, Chiese, Noce, Adige, Brenta e Fersina), il Servizio Bacini Montani si avvale di circa 150 operai e sono più di 450 le imprese, in gran parte localizzate nelle valli, coinvolte per la fornitura di materiali, il nolo a caldo dei mezzi meccanici e per i servizi necessari all’esecuzione delle opere ed agli interventi, contribuendo in tal modo anche al sostegno dell’economia locale.
Opere di sistemazione idraulico-forestale, eseguite tramite imprese (9,653 milioni di euro)
Le risorse sono destinate ai lavori da eseguire tramite imprese, con particolare riferimento alle attività di taglio della vegetazione in alveo e allo svaso del materiale in eccesso, con un forte coinvolgimento delle imprese locali.
Opere per la difesa idraulica di Trento e Borgo Valsugana, eseguite tramite imprese (3,633 milioni di euro)
Sono previsti interventi per l’adeguamento e il consolidamento del rilevato arginale del fiume Adige nel Comune di Trento, nonché interventi sul fiume Brenta a Borgo Valsugana.
Opere di antincendio boschivo (0,9 milioni di euro)
Per eseguire, per lo più in economia, opere di infrastrutturazione per l’antincendio boschivo (strade forestali, piazzole elicottero, serbatoi ed idranti).
Interventi previsti dal Piano generale di bonifica (1,175 milioni di euro)
Per eseguire, tramite delega al Consorzio Trentino di Bonifica, gli interventi di manutenzione straordinaria previsti dal Piano generale di Bonifica.
Interventi cofinanziati dal Programma Operativo-Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 (2 milioni di euro)
Riguardano il completamento degli interventi rientranti nell’obiettivo tematico 5 – Asse 5 “Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi” - azione specifica 5.1.1 “volta al finanziamento di interventi di sistemazione idraulica e forestale per la messa in sicurezza dei territori più esposti a rischio idrogeologico, con interventi di manutenzione straordinaria di arginature e tratti di corsi d’acqua, con lo scopo di assicurare la laminazione dei deflussi e il contenimento delle portate di piena, nonché creare le condizioni di equilibrio fra i fenomeni erosivi ed il trasporto a valle dei sedimenti lungo il reticolo idrografico.” Sono ricompresi interventi sul fiume Brenta, tra cui il finanziamento di parte del lavoro urgente nell’abitato di Borgo Valsugana inerente al consolidamento dei muri arginali danneggiati dall’evento meteorico eccezionale dell’ottobre 2018.
Interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza connessa con gli eventi meteorologici verificatesi sul territorio provinciale nell’ottobre 2018 (18,809 milioni di euro)
Nel Piano rientrano anche gli interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza connessa con gli eventi meteorologici verificatesi sul territorio provinciale nell’ottobre 2018 (“Tempesta Vaia”). In particolare, per il biennio 2019-2020 il Piano prevede una serie di interventi urgenti volti al ripristino della funzionalità degli alvei e delle opere di sistemazione idraulica e forestale di competenza provinciale per una spesa complessiva di Euro 14.500.000,00 (“fase II”), con interventi nei vari bacini idrografici della provincia. Per il biennio 2020-2021 sono inoltre previste le risorse destinate a finanziare la “fase III” relativa agli interventi urgenti sul reticolo idrografico e opere di difesa a seguito della calamità di fine ottobre 2018, per un importo complessivo di 4.500.000 Euro, con interventi sul torrente Sarca a Campiglio e Preore, sul Rio Rotiano a Dimaro, sul torrente Cadino nel Comune di Castello- Molina di Fiemme, sul rio Sadole a Ziano di Fiemme e sul torrente Leno e affluenti in Vallarsa.
Interventi urgenti per diretti a fronteggiare l’emergenza connessa con gli eventi meteorologici verificatesi sui bacini idrografici dei fiumi Sarca e Noce nell’ottobre 2020 (0,9 milioni di euro)
Nel Piano rientrano anche gli interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza connessa con gli eventi meteorologici verificatesi sui bacini idrografici dei fiumi Sarca e Noce nell’ottobre 2020. In particolare, per l’annualità 2021 il Piano prevede anche una prima serie di interventi urgenti volti al potenziamento dei vari tratti arginali interessati dall'evento, la riparazione dei danni provocati alle opere di difesa idraulica, il rifacimento integrale delle sponde idrografiche e il ripristino delle condizioni di deflusso in alveo sul Fiume Sarca (fra Arco e Sarche ed in Val Rendena) e sul Noce ed affluenti nell’alta Val di Sole.