quarta commisione

In Trentino, erogazioni più veloci per l’assegno unico

Procedure semplificate e unficazione delle domande di assegno unico e di natalità



TRENTO. Procedure semplificate e l’unificazione di due domande che fino ad oggi era distinte: la domanda di assegno unico e la domanda di assegno di natalità. Novità che sono contenute nella nuova disciplina proposta della Giunta sull'assegno unico provinciale per il periodo 1° luglio 2021 - 30 giugno 2022. E che ha ricevuto il parere favorevole della quarta commissione.

Gianfranco Zoppi, dirigente dell’agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza, in commissione ha spiegato che la delibera semplifica le procedure unificando due domande finora distinte: la domanda di assegno unico e la domanda di assegno di natalità.

Ora basterà presentare una sola domanda con una piccola integrazione della prima. Le prime erogazioni riguarderanno i nati a partire dall’inizio del 2020 con 100 euro per il primo figlio, 120 per il secondo e 200 per il terzo.

La seconda modifica semplifica la convivenza tra la quota A dell’assegno unico e il reddito di cittadinanza, che sarà calcolato ex ante in modo teorico per permettere una tempestiva erogazione del conseguente conguaglio per ricevere il quale oggi bisogna attendere due mesi.

Un’altra modifica permette l’erogazione per intero della quota parte dell’assegno unico legata all’utilizzo della mensa in considerazione delle persistenti difficoltà economiche delle famiglie. Viene poi aumentata sensibilmente la deduzione per il lavoro femminile che passa da 4000 a 6000 euro ed è prevista anche l’introduzione della Carta Acquisti.

Zoppi ha ricordato che la quota sport dell’assegno unico è stata tolta perché partirà dal 1° aprile un nuovo progetto di sostegno alle famiglie per l’attività sportiva dei ragazzi legato alle Comunità, ai Comuni e con il coordinamento dell’Agenzia della famiglia.

Sollecitato dal consigliere Zanella a fornire precisazioni sul tema dell’attualizzazione, Zoppi ha spiegato che riguarderà l’assegno unico del 2020, ricordando che in questo periodo di emergenza Covid si possono approvare criteri di erogazione di contributi in deroga alla disciplina vigente.

Per procedere più in fretta è stata introdotta una modifica che prevede il passaggio da 0,16 a 0,18 dell’indicatore Icef e un importo minimo di 150 euro. L’attualizzazione è aperta a tutti i lavoratori a tempo determinato, stagionali o somministrati che abbiano lavorato dal 1 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020 almeno 2 mesi, vale a dire 8 settimane e quest’inverno al massimo 2 settimane o che non abbiano lavorato affatto. Qualche lavoratore era stato infatti richiamato in servizio per far partire gli impianti di risalita ma poi non se ne è fatto nulla.

Ancora, la franchigia sui depositi passa da 3.000 a 5.000 euro perché le famiglie trentine sono tradizionalmente parsimoniose. Tutte queste modifiche hanno comportato modifiche ai programmi intervenute parallelamente al nuovo assegno. Con lunedì 15 marzo la Giunta partirà anche con la raccolta delle domande sull’assegno 2020 per l’attualizzazione con l’erogazione di almeno 250 euro da aprile a giugno. Secondo il consigliere Zeni la delibera va nella giusta direzione favorendo maggiore sinergia tra provvedimenti provinciali e nazionali.













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