In Trentino calano i residenti: sono 542.166, meno 3.259 in un anno
Durante la pandemia 110 Comuni hanno visto arretrare la popolazione: in controtendenza Andalo, Canazei e Pinzolo
TRENTO. Al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente Istat della popolazione, in Trentino si contano 542.166 residenti. Al netto degli aggiustamenti statistici derivanti dalla nuova metodologia di calcolo - rileva l'Istituto di statistica - i dati registrano, rispetto all'edizione 2019, un calo di 3.259 residenti.
Il 40% dei trentini vive nei 5 comuni con popolazione sopra i 15.000 abitanti: Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Arco e Riva del Garda, che ricoprono circa il 6% del territorio e dove si registrano i più elevati valori di densità di popolazione. In particolare, a Rovereto risiedono 784 abitanti ogni km2 contro gli 87,3 in media nella provincia. Le donne rappresentano il 50,8% del totale della popolazione e superano gli uomini di 8.634 unità.
Nel periodo della pandemia, tra il 2019 e il 2020, solo 56 dei 166 comuni del Trentino non hanno subito perdite di popolazione. I comuni che registrano il maggiore incremento di popolazione sono Andalo (+12,3%), Canazei (+6,2%) e Pinzolo (+3,1%). Sono invece 110 i comuni dove la popolazione diminuisce: il calo più consistente in termini relativi si riscontra nei piccoli comuni di Cis (-4,3%) e Sfruz (-3,6%), la cui popolazione è, rispettivamente, di 298 e di 364 abitanti nel 2020. La riduzione di popolazione riguarda tutte le soglie demografiche: il 65,5% dei 58 comuni fino a 1.000 abitanti, il 65,9% degli 88 comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 residenti, nove dei 15 comuni con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti e i cinque comuni più grandi.
La dinamica demografica in atto da alcuni anni, con un esubero dei decessi rispetto alle nascite, è stata ulteriormente indebolita dalla pandemia da Covid-19. L'eccesso di decessi, direttamente o indirettamente riferibile alla pandemia - sottolinea l'Istituto di statistica - ha comportato nella provincia di Trento l'incremento del tasso di mortalità da 9,3 del 2019 a 12 per mille del 2020, con il picco di 39 per mille del comune di Nomi, dove è presente una rilevante componente anziana. Sulla natalità gli effetti sono meno immediati e il calo delle nascite, registrato anche nel 2020, è riconducibile soprattutto a fattori pregressi, come la sistematica riduzione della popolazione in età feconda, la posticipazione nel progetto genitoriale e il clima di incertezza per il futuro. Tra il 2019 e il 2020 il tasso di natalità è sceso da 7,8 a 7,5 per mille, con un calo particolarmente accentuato nel comune di Garniga Terme (da 8,4 a 0,0 per mille).