In Regione 7000 firme contro il «cibo in provetta»
Il Governo risponde alla campagna di Coldiretti «per salvare il made in Italy a tavola». Mezzo milione le firme raccolte in tutta Italia
TRENTO. Coldiretti è soddisfatta dall’attenzione riservata dal Governo al tema dei mangimi sintetici, con il Consiglio dei ministri che ha messo all'ordine del giorno il ddl 'Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici'. La petizione promossa da Coldiretti «per salvare il Made in Italy a tavola dall'attacco delle multinazionali» è stata firmata da mezzo milione di italiani, ricorda una nota.
«In Trentino Alto Adige - spiega il presidente regionale della Coldiretti Gianluca Barbacovi - la campagna ha superato le 7000 firme, e l'adesione delle istituzioni locali, tra cui oltre 50 amministrazioni comunali. Un segnale chiaro che cittadini e istituzioni vogliono dire no all'avanzare del cibo sintetico. Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell'intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica».
Dopo l'autorizzazione per il consumo umano concessa dall'autorità alimentare americana Fda ai filetti di pollo creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della Good Meat, il rischio - sottolinea Coldiretti - è una diffusione anche nell'Unione Europea dove «già quest'anno potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all'immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue», denuncia l'associazione. Dopo la carne, la sperimentazione si è estesa al pesce ed al latte, secondo Coldiretti «mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta».