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Il successo del Reboro: 42 euro a bottiglia

In valle dei Laghi l’incontro con il Cannonau sardo: nelle cantine eventi e degustazioni. Pisoni (Vignaioli): «Circa 30mila bottiglie all’anno, tutte vendute»


Carlo Bridi


TRENTO. Settima edizione della manifestazione “Reboro, territorio e passione” che si è conclusa sabato sera dopo tre giorni intensi dal 24 al 26 ottobre in Valle dei Laghi. Il Reboro ha avuto il piacere di incontrare il Cannonau, in un evento che celebra le tradizioni e le eccellenze del territorio trentino e sardo.

Molti gli appuntamenti tra i quali venerdì 25 ottobre alla Cantina Pedrotti di Cavedine: Master-class Un viaggio diVino con il Sommelier di Ais Trentino David Tombolato, degustazione guidata dei nostri Reboro e di cinque etichette di Cannonau di Mamoiada.

Sabato 26 ottobre le sei cantine coinvolte nel progetto hanno aperto le porte alle degustazioni di Reboro e Cannonau abbinati ad alcuni assaggi di prodotti agricoli del nostro territorio. La Cantina Pravi ha ospitato la cantina Pisoni, la Cantina Francesco Poli ha ospitato la Cantina Pedrotti, la Cantina Maxentia ha ospitato la Cantina Giovanni Poli. Le tre cantine ospitano cinque aziende vinicole di Mamoiada.

Alla Cantina Francesco Poli di Santa Massenza Grill&Wine con la musica dei Tenores di Mamoiada. Seduti all’interno delle sale della cantina hanno potuto degustare una varietà di deliziose pietanze grigliate preparate da Trentino BBQ perfettamente abbinate ai vini protagonisti di questo evento.

Ma in un’annata nella quale i vini rossi hanno segnato il passo, com’è andato il mercato del vino Reboro rosso per eccellenza? Marco Pisoni, past president dell’Associazione vignaioli Vino Santo e Reboro, è il più grande produttore di questo vino, ha spiegato che per i vini rossi di alta qualità come il Reboro non siamo affatto in presenza del calo della domanda, anzi il prezzo ha guadagnato qualche punto. Prova ne sia che il prezzo del Reboro all’azienda è costantemente aumentato. «Oggi siamo nell’ordine dei 42 euro a bottiglia all’azienda. E, non abbiamo avuto problemi di commercializzazione. Tutte le bottiglie messe in vendita hanno trovato collocamento ai prezzi sopra citati. E il totale delle bottiglie di Reboro prodotte annualmente hanno trovato collocamento. Il prezzo tiene, anzi è in leggero aumento» .

La produzione annua, si attesta sulle 25-30 mila bottiglie, che vengono collocate dopo 5-6 anni di invecchiamento. Anche il confronto con il Cannanau, non ha fatto sfigurare il prodotto trentino che ha saputo reggere il confronto. Ma qual è il processo di produzione di questo vino? Sempre Pisoni ci dice che i grappoli una volta raccolti con molta cura, vengono messi sulle stesse “arele” usate per l’appassimento dell’uva nosiola con la quale si fa il Vino Santo. Dopo 50 giorni di appassimento i grappoli vengono pigiati e il vino rimane sulle vinaccie fino a gennaio. Poi viene messo in botti di legno dove deve rimanere come minimo per 3 anni, ma regolarmente il periodo ‘ anche più lungo.













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