l’intervento

Il premier Draghi: «Le cosche si espandono al Nord, qui è radicata la “mafia imprenditrice”». E cita il Trentino

Il presidente del consiglio ha inaugurato (a Milano) con la ministra Lamorgese la mostra sulla Dia nel trentesimo anniversario della nascita (foto Ansa)



MILANO. «Le cosche come quelle della 'ndrangheta si sono diffuse nel Nord Italia, in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Veneto, in Valle d'Aosta, in Trentino Aldo Adige. Qui si è radicata la “mafia imprenditrice”»: lo ha detto il premier Mario Draghi.

La mafia "si impossessa di aziende in difficoltà, si espande in nuovi settori, ricicla denaro sporco, rende inefficaci i servizi, danneggia l'ambiente". Per questo "il contrasto alla criminalità organizzata non è solo necessario per la nostra sicurezza - ha concluso -, è fondamentale per costruire una società più giusta". 

Il premier Mario Draghi ha inaugurato al Palazzo Pirelli di Milano la mostra Antimafia itinerante, in occasione del 30esimo anniversario della nascita della Dia insieme al direttore della Dia Maurizio Vallone, il capo della polizia Lamberto Giannini e la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

«L'Italia deve avere un ruolo guida a livello europeo nella lotta alla criminalità organizzata» ha detto il premier Mario Draghi durante il convegno "Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia” organizzato a Milano in occasione dei trent'anni della Dia.

«Per proteggere i fondi del Pnrr» dalle infiltrazioni mafiose «semplifichiamo le procedure, rafforziamo i controlli» e il ruolo dei prefetti «senza ostacolare le imprese» ha aggiunto. 













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