La composizione

Il nuovo consiglio provinciale è «rosa»: 14 donne su 35, cinque in più della passata legislatura

La componente femminile aumenta dal 25,7 al 40%: 7 sono del centrodestra, 7 del centrosinistra (nella foto, le candidate dell’Alleanza democratica per l’autonomia)



TRENTO. Aumenta la quota «rosa» del consiglio provinciale di Trento. Le donne elette sono 14, cinque in più della legislatura uscente: passano dal 25,7% al 40%, segno probabilmente che la contestata legge sulla doppia preferenza di genere (che di fatto obbliga ad esprimere due preferenze di genere diverso, pena la decadenza della seconda preferenza) sta portando dei risultati.

E le 14 elette sono equamente divise tra i due schieramenti. Sette nel centrodestra che ha vinto le elezioni: due della Lega (le assessore uscenti Giulia Zanotelli e Stefania Segnana), due della lista “Noi Trentino per Fugatti presidente” (Antonella Brunet e Eleonora Angeli), Francesca Gerosa (FdI), Vanessa Masè (La Civica), Maria Bosin (Patt).

Sette le elette nel centrosinistra: quattro (su 7 eletti) nel Pd, ovvero Mariachiara Franzoia, Lucia Maestri, Francesca Parolari e Michela Calzà; Chiara Maule (Campobase), Lucia Coppola (Alleanza Verdi e Sinistra); Paola Demagri (Casa Autonomia.eu).

Nella passata legislatura le consigliere erano 9: Stefania Segnana, Giulia Zanotelli, Mara Dalzocchio, Alessia Ambrosi, Katia Rossato, Vanessa Masè, Paola Demagri, Lucia Coppola, Lucia Maestri (che ha preso il posto di Sara Ferrari).













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