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Il monito del vescovo: «Tanti anziani se ne vanno completamente soli»

Tisi alla messa di suffragio per i sacerdoti defunti: «La nostra società trasforma la morte in smaltimento rifiuto» 



TRENTO. "Sempre più frequentemente nel cimitero cittadino tanti anziani defunti hanno delle esequie con pochissimi fedeli o addirittura con nessuno. Altri non hanno nemmeno chi richiede le loro ceneri". Così l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi in occasione della messa in suffragio di vescovi e sacerdoti defunti, officiata nella cattedrale di Trento.

"C'è qualche cosa di grave nella nostra società che ha trasformato a volte il momento della morte semplicemente nello smaltimento di un rifiuto. Uso parole forti, ma il fatto che tanti anziani se ne vadano senza la compagnia di nessuno mi obbliga ad alzare la voce e a ricordare che un popolo che non onora i propri morti è un popolo che sta finendo le ragioni per vivere", ha affermato Tisi.

Nel corso della cerimonia, il prelato ha ricordato i preti diocesani defunti in otto anni di episcopato ed ha rilevato come "non basta avere la vita e la salute, ci servono motivazioni per vivere e in questo momento ci mancano le ragioni per vivere".

Infine, Tisi ha lanciato un monito alla Chiesa locale, parlando del rischio che "i riti siano celebrati da uomini e donne senza fede" e che le preghiere e la ritualità siano "canti di uomini e di donne che cercano sé stessi anziché cercare Gesù".













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