il ricordo

«Il mio incontro con Papa Francesco: intenso e commovente»

«Gli parlai del nostro impegno a favore degli ultimi nei paesi impoveriti: rimase colpito dall’attività nelle scuole e chiese di portare il suo saluto a scolari e studenti»


di Carlo Bridi


TRENTO. La morte di Papa Francesco ha colto tutti di sorpresa, fino al giorno prima lo avevamo visto in Piazza San Pietro a salutare i fedeli. La dipartita di un Papa lascia sempre un segno molto profondo, ma sicuramente quella di Papa Francesco, il Papa buono, ha avuto un impatto impressionate a dimostrazione dell’amore e dell’immensa stima di moltissime persone oltre alle autorità di tutto il mondo nei confronti del pontefice. Moltissime le testimonianze in queste ore, ma di certo quella che più di altre emerge, è la sua opzione per i poveri, per gli ultimi, per gli emarginati che hanno contraddistinto tutta la sua vita.

Chi ha avuto la gioia immensa di poter avere un’udienza speciale, come il sottoscritto, ne dà la testimonianza. In occasione del mio cinquantesimo anniversario di matrimonio, ho scritto tramite l’arcivescovo mons. Luigi Bressan, una lettera a Papa Francesco con la quale presentavo il mio impegno, allora ultratrentennale, ora quarantennale, a favore dei popoli dei paesi impoveriti dell’Africa Subsahariana e dell’America Latina.

Con grande sorpresa anche dell’Arcivescovo, dopo meno di tre mesi ci arrivò risposta positiva: eravamo invitati con mia moglie in Santa Marta per la Santa messa delle sette del mattino. Con nostra grande sorpresa dopo la messa il Papa ci ha ricevuti in sagrestia per un colloquio riservato intensissimo e commovente. Sicuramente la cosa che più ci ha colpiti è stato lo sguardo profondo, intenso, e buono di Papa Francesco.

Dopo i ringraziamenti per aver accolto la nostra richiesta, fatti da mia moglie, io illustrai al nostro carissimo Papa Francesco il nostro impegno a favore dei più poveri, degli ultimi nei paesi impoveriti ed egli si dimostrò molto interessato al nostro impegno di volontariato. Lo ha particolarmente colpito in nostro impegno nelle scuole e ci ha raccomandato vivamente di portare a scolari e studenti il suo apprezzamento ed il suo saluto, sottolineando in particolare i contenuti della sua Enciclica Laudato Si’ sulla cura del creato e sulle nostre grandi responsabilità.

Ma nel contempo ha sottolineato l’importanza del nostro sostegno di progetti di emergenza come di quelli di sviluppo. Ora speriamo, che complice lo Spirito Santo venga scelto dal Collegio Cardinalizio un altro Papa con le stesse sensibilità sociali oltre che con una fede granitica.

Carlo Bridi

Segretario di Assfron e fondatore di Acav Ong













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