agricoltura

Il meteo non ha aiutato: semestre difficile per i floricoltori trentini

Le criticità del settore sono emerse nel corso dell’assemblea di Aflovit. Il presidente Calliari: «Flessione delle vendite del 5-10%


Carlo Bridi


LAVIS. Assemblea generale dei soci di AFLOVIT sezione fiori presso il giardino dei Cucioi di Lavis. La relazione del presidente, il floricoltore Mario Calliari di Volano è stata purtroppo improntata al pessimismo per quanto riguarda il primo semestre del 2024.

“Il periodo ha affermato fra l’altro Calliari, davanti ad folta presenza di soci, è stato caratterizzato da un andamento stagionale difficoltoso. Le condizioni meteorologiche della primavera hanno condizionato in maniera negativa le vendite all’interno delle strutture floricole. Tant’è che già a marzo il comparto era in flessione per quanto riguarda le vendite dei classici prodotti primaverili, viole del pensiero, ranuncoli, primule e nemesia. Con aprile e maggio poi la situazione non è migliorata. Le condizioni climatiche non cambiando hanno fatto allungare la vendita delle piante primaverili e di conseguenza un minore acquisto di piante estive. Questo ha determinato una situazione mai riscontrata in passato, per la prima volta dopo anni vi è stata una disponibilità di merce più alta rispetto alla domanda, con conseguenti problemi di spazio all’interno delle aziende per le coltivazioni programmate dei mesi di maggio e giugno”.

Questo ha ricordato il presidente, ha portato ad una flessione di vendite del 5-10% ed in alcuni casi del 15%. Hanno sofferto soprattutto quei prodotti definiti “mediterranei”, cioè quei prodotti florovivaistici che completano la gamma di piante alla vendita, acquistati da produttori di Liguria, centro Italia e sud Italia. Da un’indagine fatta a livello di triveneto e poi sul territorio Italiano si evidenzia una situazione simile come contrattura del mercato nelle vendite con sfumature differenti nei periodi ma accumunate da una flessione. Tutti gli interlocutori hanno accusato le condizioni meteorologiche ma dovremmo porci un’ulteriore domanda legato al cambio generazionale anche negli acquisti. Ma qual è la forza del settore? 43 aziende associate, con un fatturato che nel 2023 ha superato i 50 milioni di euro, ed un numero di dipendenti fra fissi e stagionali di un migliaio.

Quindi, una bella fonte di reddito per tante famiglie, sottolinea il presidente.

Ma vi sono aspetti positivi? Sì, ha affermato Calliari, la pianta dell’anno 2024 “Fiori del Trentino” la petunia Vista Bubblegum ha avuto un ottimo successo. In Trentino se ne sono coltivate e vendute oltre 14000 unità. Credo fortemente che le strategie di promozione adottate e quelle che metteremo in campo per il futuro siano molto importanti. Progetto “pianta dell’EUREGIO 2025 Negli ultimi mesi del 2023 AFLOVIT assieme alle associazioni dei floricoltori altoatesini e tirolesi si è trovata a portare avanti un progetto per la promozione del settore a livello transfrontaliero. Credo molto in un progetto unico, precisa Calliari. Vorremmo assieme promuovere una pianta fiorita che accomuni le nostre realtà produttive e di territorio. Questa pianta dovrà rispecchiare un prodotto tipico, completamente selezionato, ibridato e coltivato nelle tre province Trento, Bolzano e Tirolo austriaco. Questo prodotto dovrà promuovere non solo il settore florovivaistico ma il territorio, la bellezza e le varie tipicità, per esempio strada del vino e dei sapori. Questa sinergia tra le associazioni floricole è di fondamentale importanza proprio per una visione europea delle nostre identità territoriali.

Fra i progetti futuri partendo dalla problematica legata alla flessione delle vendite mi sono posta una domanda, ma è stato solo colpa del tempo? No. Credo che il settore abbia bisogno di promozione. Una promozione legata soprattutto alla qualità della vita ed il benessere che il verde, le piante, le fioriture, l’abbellimento del territorio per accogliere e “coccolare” i nostri turisti e non per ultime le persone che ci abitano. Dobbiamo partire dalla base, dagli asili alle scuole per sensibilizzare le scuole ed università specialistiche in comunicazione per avere i giusti linguaggi e canali di promozione. Presente l’ass.re Giulia Zanotelli che ha espresso apprezzamento per il progetto transfrontaliero e per le sinergie create dai floricoltori con le Strade del Vino e dei Sapori, mentre il presidente di Confagricoltura del Trentino Diego Coller ha sottolineato la grande vivacità dell’associazione dei floricoltori ed i risultati raggiunti operando in unità e con sinergia. Il vice presidente dei floricoltori altoatesini Christian Gadner, ha ribadito la bontà del progetto “piante dell’EUREGIO” e le sinergie che stanno crescendo tra le nostre associazioni. Intervenuti anche il tecnico della FEM per AFLOVIT e Lorenza Tessadri dirigente Pat.













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