Il doloroso addio ad Elisa e Sandro Prada
Al funerale a Pergine di padre e figlia anche i compagni di classe della 13enne. Sarà ricordata con un mantello rosso
TRENTO. Un dolore straziante, quello di un mamma e di una moglie, nonché di una figlia e di una sorella, ha coinvolto un’intera comunità durante i funerali di Sandro Prada, 51 anni e della figlia 13enne Elisa, morti la sera del 20 agosto a Nogarè di Pergine. In quella che doveva essere una gita tra papà e figlia, per provare la motocicletta – acquistata da poco - che li avrebbe portati verso nuove avventure, tutte da vivere assieme e che invece li ha traditi, conducendoli, in quel maledetto tratto di strada, verso il vuoto e la scarpata.
Ed il vuoto era palpabile, presente, anche oggi a Pergine, anche se tutti si sono stretti attorno alla mamma e moglie Patrizia Scurria ed alla figlia e sorella Maddalena.
La tragedia non ha sconvolto solo le comunità di Casalino, la piccola frazione di Pergine Valsugana e quella Bosco di Civezzano, paese di cui Sandro Prada era originario ma l’intera comunità trentina,come dimostrato dalle centinaia di persone accorse in parrocchiale che poi hanno seguito il rito funebre nel grande piazzale esterno, vista l’impossibilità di accedere per tutti, pur nella grande chiesa di Pergine Valsugana. In prima fila, con i loro insegnanti e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pergine 1, Daniela Fruet, i compagni di scuola, che non sanno ancora farsi una ragione del perché Elisa non sia più in mezzo a loro.
A concelebrare le esequie, nella chiesa dedicata alla Natività di Maria, il parroco di Pergine, don Antonio Brugnara ed il parroco di Vigalzano, che comprende pure la frazione di Casalino, don Marco Berti.
Tutta la comunità di Casalino e di Pergine,si è stretta in questi giorni attorno alla mamma ed alla figlia che in un sol colpo hanno perso marito papà, figlia e sorella. Inoltre la Pro Loco, per il prossimo anno, ha programmato di onorare Elisa con un mantello rosso, simbolo delle anime belle del volontariato, che non ci sono più.
Il mantello verrà consegnato alla mamma.
A trovarli, prima dell'arrivo dei soccorritori, sono state la moglie-mamma Patrizia e la figlia-sorella Maddalena. La mamma, preoccupata perché non aveva più notizie dal pomeriggio alle 16 e perché il marito e la figlia non rispondevano al telefono, ha utilizzato un'applicazione installata sullo smartphone della ragazza che consente la localizzazione con il Gps. Mamma che così, in quello straziante 20 agosto, insieme all’altra figlia si è precipitata a Nogarè, pochi chilometri da casa.
Infatti il segnale Gps inserito nello smarthone di Elisa l’ha condotta lungo la strada provinciale 83 che scende dall’altopiano di Piné, in prossimità di una curva a gomito a valle del bivio per San Mauro. Dai rilievi effettuati dalle forze dell'ordine, su quel tornante la moto guidata da Sandro Prada era andata dritta, invadendo la corsia opposta e dopo essersi infilata in un punto senza il guardrail, è precipitata nel bosco sottostante.
Nessun testimone ha assistito all'incidente, così i corpi di padre e figlia, lontani dalla sede stradale e quindi difficili da individuare dagli automobilisti di passaggio, sono rimasti lì fino a quando non li hanno raggiunti. I soccorritori erano arrivati solo in un secondo momento, quando una guardia forestale, che stava percorrendo una strada sterrata nel bosco, aveva notato dei fari tra la vegetazione ed aveva dato l'allarme, verso le 20. Una volta giunti sul posto, i soccorritori avevano trovato mamma e figlia che vegliavano i corpi ormai senza vita di Sandro ed Elisa. Ora riposeranno insieme.