il progetto

Il “Coliving” arriva nel Vanoi: 5 appartamenti gratis per 4 anni contro lo spopolamento dei paesi

Dopo Luserna, Canal San Bovo. Le famiglie saranno selezionate il base al “curriculum abitativo sociale”



TRENTO. Anche la valle del Vanoi prenderà parte al progetto Coliving per il ripopolamento dei piccoli paesi del Trentino.

Un progetto pilota già sperimentato in modo positivo di recente a Luserna e che ora si sta allargando ad altri i del Trentino.

“Non vogliamo calare nulla dall'alto bensì vogliamo che il progetto sia conosciuto e condiviso dalla comunità”. Queste le parole dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana che ha incontrato gli abitanti di Caoria di Canal San Bovo.

Insieme al sindaco Bortolo Rattin, al presidente di Itea spa, Salvatore Ghirardini, al commissario della Comunità del Primiero Roberto Pradel e ad altri dirigenti provinciali l'assessore Segnana ha voluto spiegare alla cittadinanza il valore di questo progetto che vuole immettere nella comunità nuovi abitanti per far sì che i paesi non si svuotino e di conseguenza vengano a mancare servizi essenziali.

"Coliving" a Luserna, ospitalita' in cambio di solidarieta'

In Trentino 4 appartamenti in comodato gratuito per 4 anni

L'assessore Segnana ha voluto anche ringraziare tutti coloro che hanno lavorato al progetto, l'Agenzia provinciale per la Famiglia, il Servizio Politiche per la Casa, Itea e Fondazione De Marchi, oltre al locale gruppo Alpini che ha organizzato l'evento.

Alla cerimonia erano presenti anche alcune famiglie assegnatarie degli alloggi del precedente bando Coliving a Luserna, oltre agli alunni e insegnanti del Liceo Rosmini di Trento che hanno presentato la ricerca effettuata sulla figura femminile di Anastasia Sperandio (1906 - 1927), a cui è stata intitolata la passerella di Caoria, inaugurata nel corso dell'iniziativa.

Ma in concreto di cosa si tratta? Saranno concessi in comodato gratuito per 4 anni un totale di 5 appartamenti, di cui 3 di Itea e 2 di proprietà di Canal San Bovo che si trovano uno a Canal San Bovo, uno nella frazione di Prade e tre a Caoria.

Le famiglie verranno selezionate in base al loro “curriculum abitativo sociale” e cioè sulla base del loro impegno a divenire risorsa per la comunità e partecipare con spirito collaborativo al bene comune. 

"Tutto è nato - ha spiegato l'assessore Segnana - dalla disponibilità di alloggi sfitti di proprietà di Itea e dal problema dello spopolamento di alcuni territori trentini. Abbiamo unito domanda e offerta e progettato un bando che prevedesse l’assegnazione degli alloggi per 4 anni in comodato gratuito".

“In questo modo cerchiamo - ha continuato Segnana - di portare famiglie a conoscere queste bellissime zone e quindi cercare di ripopolarle grazie a questa iniziativa. È giusto e corretto presentare il progetto alla comunità proprio perché venga condiviso, affinché le famiglie che verranno inserite possano essere accolte nel miglior modo possibile dalla comunità”.

Dopo il primo esperimento portato a termine a Luserna ora si replica a Canal San Bovo con l’obiettivo di dare nuova linfa vitale ad un borgo immerso nella splendida vallata del Vanoi, dove crescere una famiglia significa garantire uno stile di vita sano, cadenzato da ritmi tranquilli, paesaggi incontaminati e, soprattutto, in un territorio che è a “vocazione” family, visto che dal 2007 il Comune di Canal San Bovo è certificato con il marchio “Family in Trentino” ed è membro del Distretto Famiglia di Primiero, che a sua volta ha approvato un Piano famiglia con all’interno delle specifiche misure volte all’attivazione - partendo dal Coliving - di progettualità di sviluppo della Comunità.













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