I nuovi radar planetari? Vanno a lezione dai pipistrelli
Due ricercatori dell'Università di Trento hanno messo a punto una nuova tecnica per migliorare le osservazioni geofisiche partendo dai signori della notte
TRENTO. A lezione dai pipistrelli per studiare le stelle ed i pianeti. Due ricercatori dell'Università di Trento hanno messo a punto una nuova tecnica di elaborazione per migliorare le osservazioni geofisiche basate sull'interpretazione di immagini radar bidimensionali del sottosuolo.
Per farlo hanno preso spunto dal biosonar a doppia banda di frequenza dei pipistrelli. I nuovi radar potranno estrarre informazioni più precise su composizione e struttura dei pianeti e delle loro lune. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Nature Communications'.