I lavoratori del Progettore aiutano nei negozi, preparano kit di mascherine e vigilano nei parchi
Accordo fra Provincia di Trento e gruppi di commercianti: nei negozi di alimentari saranno impegnati in varie attività, dalla sanificazione di maniglie e carrelli all'imbustamento della spesa ordinata dai clienti (foto Provincia di Trento)
TRENTO. I lavoratori del «Progettone», in questa fase di emergenza coronavirus, potranno essere impiegati a supporto degli esercizi commerciali alimentari del Trentino in lavori socialmente utili alla collettività, come ad esempio attività di piccola sanificazione, di maniglie e carrelli, regolamentazione degli accessi ai negozi, preparazione e imbustamento della spesa ordinata dagli utenti telefonicamente o online.
Lo prevede un protocollo d'intesa aperto, presentato dagli assessori provinciali Achille Spinelli, Roberto Failoni e Mattia Gottardi ai rappresentanti di categoria e ai grandi gruppi di distribuzione del settore alimentare.
L'intesa è destinata sia ai piccoli negozi, sia alla grande distribuzione, purché l'esercizio commerciale garantisca un servizio a domicilio. Per questo è stato predisposto un form online per raccogliere le richieste di personale provenienti dai negozi di tutto il territorio.
L'iniziativa. In questo periodo molte attività che vedono impiegati i lavoratori del Progettone sono state sospese, a causa dell’emergenza sanitaria, con conseguente rischio di perdita del salario per lavoratori già “deboli”. L’alternativa alla cassa integrazione, per chi già era stato espulso dal ciclo produttivo e veniva impiegato nel ripristino e nella valorizzazione ambientale, nella manutenzione delle ciclabili, in musei e biblioteche e nei servizi alla persona, era individuare ambiti di intervento utili per la popolazione. È stato quindi convocato un apposito comitato tecnico di confronto tra la Provincia, in particolare il Dipartimento sviluppo economico e servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, il mondo della cooperazione (CLA, Consolida e Federcoop) ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La distribuzione di generi di prima necessità, è stato deciso, rientra tra alcuni servizi alla collettività nei quali i lavoratori possono essere impiegati, tra cui per esempio il supporto alla Protezione civile, o a strutture che operano nell'ambito sanitario o nei servizi alla persona, nonché in attività legate al presidio del territorio.
Sono state quindi concordate con i vari responsabili le strategie d’intervento per poter far lavorare le maestranze nel rispetto delle ordinanze ministeriali e provinciali e delle direttive in materia di sicurezza e salute sul luogo del lavoro, che anche il protocollo d’intesa presentato ieri intende, naturalmente, garantire. Già da oggi, i lavoratori e le lavoratrici del Progettone sono coinvolti in misura massiccia nelle molteplici attività di pubblica utilità messe in atto dalla Provincia, dalle Associazioni di volontariato e dagli esercenti di prodotti alimentari, per fronteggiare l'attuale situazione pandemica e il conseguente stato di emergenza sul territorio provinciale.
In particolare, circa 60 persone stanno lavorando presso le sedi della Protezione Civile di Lavis e di Marco di Rovereto, per predisporre i kit di mascherine che verranno distribuiti nei prossimi giorni all'intera popolazione trentina. Ad esse, si aggiungono circa 30 persone per supportare le attività svolte dall'Associazione nazionale Alpini di Trento per il presidio dei parchi della città e della periferia urbana. Inoltre, verranno collocati presso le strutture ospedaliere di Trento, Rovereto, Arco, Tione, Cles e Cavalese, circa 25 persone a supporto delle attività di magazzino, di trasporto materiali e di front-office.
A breve verranno anche inseriti, secondo le necessità manifestate dai singoli Comuni e dalle Comunità di Valle, ulteriori lavoratori che supportino l'opera delle associazioni di volontariato a sostegno della popolazione più debole e anziana. Si pensa che, in totale, compresi i lavoratori coinvolti dal protocollo d’intesa con gli esercenti, le persone impiegate in queste attività arriveranno a superare le 400 unità.
Come detto in premessa, l’adesione degli esercizi commerciali all’iniziativa proposta verrà effettuata per mezzo di un'apposita piattaforma, gestita dalla struttura competente, in collaborazione con il Consorzio Lavoro Ambiente che ha alle proprie dipendenze le maestranze del “Progettone”.
Qui il link per la richiesta di lavoratori nel settore della distribuzione alimentare: https://bit.ly/2RaQjAq