Tribunale

Gruppo Mezzacorona: sull’acquisizione di Feudo Arancio nessun reato

La Corte d'appello di Trento ha confermato la sentenza di non luogo a procedere già pronunciata dal gup, riconoscendo l'insussistenza dell'ipotesi accusatoria nei confronti del gruppo Mezzacorona per l'acquisizione dell'azienda siciliana Feudo Arancio.E’ stata disposta la distruzione delle intercettazioni telefoniche



TRENTO. La Corte d'appello di Trento ha confermato la sentenza di non luogo a procedere già pronunciata dal gup, riconoscendo l'insussistenza dell'ipotesi accusatoria nei confronti dei vertici del gruppo Mezzacorona per l'operazione di acquisizione dell'azienda siciliana Feudo Arancio, avvenuta nei primi anni Duemila.

Il capo di imputazione riguardava l'ipotesi riciclaggio di beni provenienti da associazione mafiosa, aggravata dalla finalità di agevolare le associazioni mafiose. La Corte ha disposto anche la distruzione delle intercettazioni telefoniche.

"Esprimiamo piena soddisfazione perché i giudici hanno condiviso integralmente le argomentazione della difesa, affermando la assoluta insussistenza delle accuse rivolte ai verti del gruppo Mezzacorona, e riconoscendo che questi hanno sempre agito in piena trasparenza e nel pieno rispetto della legalità", ha spiegato l'avvocato Vittorio Manes, difensore di uno degli imputati. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Fauna

Nuovo blitz animalista in Trentino: "Liberate orsi e lupi"

Ieri, domenica 11 maggio, il gruppo 100% Animalisti ha tenuto un'azione dimostrativa nei pressi del casello di Ala/Avio dell'A22, per rilanciare le proprie critiche alle politiche della Provincia autonoma in materia di grandi carnivori, ma anche per ribadire la condanna del declassamento dello status di protezione dei lupi deciso recentemente dalla Ue

Spettacoli

Concorso Cofas per testi teatrali, trionfa Loredana Cont

La commediografa e attrice roveretana ha ottenuto il più alto riconoscimento nella categoria riservata a testi drammaturgici destinati al pubblico adulto con l’opera dialettale in due atti intitolata “Come naràla a finir?”. Il Secondo Premio è stato assegnato a “Dannatamente impreparati” di Paolo Scottini, anch’egli di Rovereto