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Gli studenti e Paccher al “Treno per la Memoria”: il viaggio ad Auschwitz e Birkenau

La tre giorni con l’Associazione, attiva dal 2003, ha coinvolto un centinaio di ragazzi e ragazze con l’obiettivo di trasformare la memoria in impegno attivo 



TRENTO. Il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher si è unito ai giovani del Trentino Alto Adige e del Tirolo aderenti al progetto "Promemoria Auschwitz" per visitare i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, in Polonia. L'iniziativa, giunta alla sua ventesima edizione, rappresenta un momento centrale nel percorso educativo dedicato alla trasmissione della memoria storica della Shoah e alla riflessione sulle tragedie del Novecento.

Il presidente Paccher ha sottolineato l'importanza del viaggio: «Ricordare non è un atto rituale, ma un dovere civile. Auschwitz e Birkenau sono simboli indelebili del male assoluto, luoghi che ci interrogano sul come l'umanità abbia potuto concepire l'inimmaginabile. Portare qui i giovani della nostra Regione significa affidare loro il compito di custodire la verità, affinché l'indifferenza non torni a velare le coscienze». Paccher ha poi aggiunto: «La memoria non è solo un monito contro l'antisemitismo, il razzismo e ogni forma di discriminazione. È una bussola per il presente. Oggi, di fronte ai rigurgiti di odio, ai conflitti etnici, visitare questi luoghi ci ricorda che la democrazia va difesa ogni giorno. Gli studenti altoatesini e trentini non sono semplici spettatori: sono testimoni. E saranno loro, domani, a costruire una società più giusta».

Il viaggio, della durata di tre giorni, prevede non solo la visita ai campi, ma anche momenti di confronto con sopravvissuti, storici e rappresentanti delle comunità ebraiche. L'associazione “Un Treno per la Memoria”, attiva dal 2003, coinvolge ogni anno centinaia di scuole in progetti didattici interdisciplinari, con l'obiettivo di trasformare la memoria in impegno attivo. 













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