caso pedri

Gli ispettori del ministero: dal primario Tateo atteggiamenti vessatori

Le conclusioni della commissione inviata a Trento: episodi di mobbing e ostruzionismo sul lavoro nei confronti di altri medici. Tateo tornato in servizio a Cure palliative



TRENTO. Dalle pazienti viene descritto "un uomo meraviglioso", a capo di un reparto "di eccellenza"; viceversa, secondo numerosi operatori sanitari, "capace di vessare i colleghi mortificandoli davanti a tutti". E' un profilo 'double face' quello dell'ex primario del reparto di ginecologia ed ostetricia dell'ospedale S.Chiara di Trento, Saverio Tateo, che emerge dalla relazione degli ispettori inviati dal ministero per fare luce sulla situazione del reparto dove lavorava la ginecologa di Forlì Sara Pedri prima della sua scomparsa, a inizio marzo.

Alcuni stralci della relazione degli ispettori sono stati anticipati  dal Corriere della Sera. Gli ispettori del ministero - dopo aver visionato tutta la documentazione del reparto, dai registri delle presenze alle cartelle cliniche - parlano di "elevata qualità delle cure".

Ben diverso è il giudizio espresso dal personale nelle audizioni in cui si sottolinea "un atteggiamento vessatorio" da parte del primario nei confronti di altri medici. Gli ispettori accennano ad episodi di mobbing e di ostruzionismo sul lavoro, con insulti ai colleghi davanti ai pazienti e la loro esclusione dalla sala operatoria con "scopi mortificatori".

Nel frattempo il dottor Saverio Tateo, dopo la sospensione decisa nel luglio scorso dalla direzione dell'Azienda sanitaria, da due giorni è tornato in servizio a Trento in un ufficio delle Cure palliative. Per l'avvocato difensore di Tateo, Vincenzo Ferrante, il trasferimento dell'ex primario è un atto illegittimo. Resta intanto in piedi la richiesta di licenziamento presentata dalla commissione disciplinare dell'Azienda sanitaria, sulla cui legittimità è attesa la decisione del Comitato dei garanti. In caso di parere favorevole, l'avvocato di Tateo presenterebbe subito un ricorso al giudice del lavoro con richiesta di reintegro e risarcimento dei danni. 













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