A Caffaro 

Un semaforo per gestire il traffico sui due ponti

Ponte caffaro. Tre semafori per due ponti. No, non è un offerta di quelle “irrinunciabili” del supermercato ma la “soluzione tampone” che si pensa di realizzare per permettere finalmente l’apertura...



Ponte caffaro. Tre semafori per due ponti. No, non è un offerta di quelle “irrinunciabili” del supermercato ma la “soluzione tampone” che si pensa di realizzare per permettere finalmente l’apertura del nuovo ponte sul Caffaro, che giace inerte e inutilizzato a quasi 3 anni dal suo completamento. A rivelare il nuovo piano è il sindaco di Bagolino, Gianzeno Marca: «Stiamo aspettando che ci venga consegnato il software gestionale per poter posizionare 3 semafori in prossimità dei 2 ponti – dice il primo cittadino – a quel punto procederemo con l’apertura del nuovo ponte ma anche quello vecchio resterà aperto, è solo questione di sapere quali carichi potremo consentire, cosa che ci devono specificare i tecnici. Il traffico verrà regolato tramite i 3 semafori. È giusto aprire il ponte nuovo, non è che con 2 ponti fatti possiamo pensare di costruirne un terzo».

Si parlava di allargare il vecchio ponte oppure di sistemare lo svincolo con quello nuovo ma a quanto pare per ora non se ne può far nulla. Il motivo? Mancano i soldi: «Le altre ipotesi restano sempre in campo ma per il momento sono per l’appunto solo delle ipotesi, perché per realizzarle servono risorse – conferma Marca – il ponte vecchio non può essere ripristinato. Date le sue condizioni va abbattuto e rifatto e questo ha un costo. Ritengo comunque che nel momento in cui si verificassero dei rallentamenti importanti del traffico si avrà anche lo sblocco del denaro necessario a intervenire».

Di media da queste parti ci sono circa 7 mila passaggi di automezzi al giorno, che possono anche raddoppiare in caso di traffico intenso. Gestirli con 3 semafori e con la questione degli angoli di curvatura troppo angusti ancora irrisolta sembra far crescere le probabilità che il traffico fra Trentino e Lombardia vada spesso e volentieri in tilt. Se così fosse sarebbe una beffa tremenda, specie alla luce dei 3,8 milioni di euro spesi per realizzare il nuovo ponte, che, è bene ricordarlo, doveva avere l’esplicito compito di fluidificare il transito dei veicoli, non certo di rallentarlo.













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