Truffa aggravata e peculato indagato un comunale
L’inchiesta. Lunghe e complesse indagini delle Polizie delle Giudicarie e della Valle del Chiese Per la procura il lavoratore usava l’auto del Comune per scopi personali eludendo le telecamere
Val rendena. Indagato per peculato, truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio un dipendente comunale della Val Rendena. Dopo lunghe e complesse indagini, dirette in prima persona dal sostituto procuratore Carmine Russo, le Polizie delle Giudicarie insieme ai colleghi della Valle del Chiese, coordinate dei comandanti Carlo Marchiori e Stefano Bertuzzi, hanno completato il fascicolo.
Il via alle indagini
A dare il via agli accertamenti, un fatto accaduto più di due mesi fa quando una pattuglia della Polizia Locale delle Giudicarie in servizio di controllo del codice della strada, di prima mattina aveva avuto modo di accertare che un veicolo di proprietà di un comune della Val Rendena e condotto da un dipendente circolava a Tione violando la segnaletica stradale. L’orario, il luogo e la condotta del funzionario sembravano da subito particolarmente anomali agli operatori, anche in relazione del fatto che il medesimo soggetto non aveva apparente ragione di trovarsi con il veicolo di servizio in una via laterale che conduce alla zona industriale di Tione.
L’aiuto delle telecamere
Per avere un quadro completo degli spostamenti del veicolo gli agenti effettuavano una ricerca tramite le telecamere di sorveglianza poste agli ingressi del comune di Tione, avendo sorprendentemente riscontro negativo. L’auto si era materializzata solo in quella strada. Le verifiche proseguivano con la collaborazione del Corpo di Polizia Locale della Valle del Chiese il cui personale pochi giorni dopo rilevava in sosta il medesimo veicolo nei pressi di un’abitazione privata nel proprio territorio di competenza.
Servizi di osservazione
Gli accertamenti divenivano via via più mirati e nel contempo venivano organizzati alcuni servizi di osservazione che permettevano alle due Polizie Locali di accertare nell’arco di poche settimane altri ulteriori otto luoghi insoliti ove veniva notata l’auto sempre in strade laterali, tra Sella Giudicarie, Tre Ville, di nuovo Tione, Comano Terme e Stenico.
Il timbro del cartellino
Allora veniva acquisita dal Comune da cui dipende l’impiegato la documentazione attestante la presenza oraria in servizio da parte dello stesso. Dall’analisi delle timbrature emergevano diverse anomalie. È stato dimostrato che il dipendente, in alcune occasioni, abbia timbrato il cartellino in sede municipale mentre gli accertamenti lo collocavano in maniera inequivocabile in luoghi ben distanti dal Comune. Questo fa supporre la complicità di qualche collega e su questo si stanno sviluppando ora le indagini.
Uso personale dell’auto
Ma non è tutto. I riscontri hanno permesso di accertare come il soggetto utilizzasse il veicolo di servizio per scopi personali, ed essendo profondo conoscitore del territorio, in maniera scrupolosa, allungando considerevolmente i percorsi, procedesse su strade secondarie, non videosorvegliate. Dagli accertamenti effettuati in un lasso di tempo limitato, si è attestato un utilizzo del veicolo di servizio per quasi 300 km (tra andata e ritorno tra i luoghi non autorizzati e la sede municipale). A.P.