Spiazzo sarà svegliato dai rintocchi di 5 campane 

L’evento. L’attesa è terminata: dopo la benedizione dello scorso 12 maggio, domenica prossima nel paese della val Rendena sarà grande festa con messa, campanò e processione di San Vigilio


Walter Facchinelli


Spiazzo. Grande festa, per la Comunità religiosa della Val Rendena, domenica prossima in presenza dell’Arcivescovo Lauro Tisi le campane della Pieve tornano a far sentire la loro voce. Dopo cinque anni di assoluto silenzio, le cinque campane suoneranno per il patrono della Pieve di Rendena San Vigilio, quando saranno finalmente “slegate” al canto del Gloria.

Suonate “a braccia”

Per rendere suggestivo lo storico momento, al termine della mattinata e alle 16, alcuni campanari locali le suoneranno a forza di braccia, secondo il metodo tradizionale grazie all’installazione del “doppio sistema” «che - ci spiega il parroco don Federico Andreolli - prevede, oltre alla ruota a motore, anche una seconda ruota per il suono a corda». Le cinque campane, sono il “Campanone di San Viglio”, patrono di Spiazzo e dell’Arcidiocesi di Trento, decorato con rappresentazioni della sua vita. La “Seconda” è dedicata a Maria Assunta, la “Terza” a Santa Cecilia patrona della musica sacra, la “Quarta” ai Santi Vittoria e Valentino, la “Piccola” dedicata all’angelo custode e Stefano Bellesini.

Restauro a Innsbruck

Dopo il restauro, intonazione e accordatura, eseguiti nella Fonderia Grassmayr di Innsbruck e dall’Elettrocampane Giacometti di Legnaro «le nostre campane sono tornate più belle e solenni di prima, sia da un punto di vista artistico, che musicale».

La consacrazione

Il 12 maggio scorso le 5 campane furono esposte sul sagrato della Pieve e solennemente benedette dal cardinal Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, insieme a don Federico Andreolli e fedeli accorsi da tutta la Rendena. In quell’occasione è stato possibile ammirare da vicino i cinque bronzi intonati in Re bemolle, con ricchi fregi e belle decorazioni. Le campane furono fuse da Colbacchini a Trento nell’anno giubilare 1950-51, benedette il 7 aprile 1951 dal vescovo ausiliare di Trento monsignor Oreste Rauzi e suonarono la prima volta il 31 maggio 1951. Nelle settimane successive alla loro benedizione ed esposizione, è stato montato il monumentale castello campanario in larice e le campane sono state ricollocate nella cella campanaria «per accompagnare le nostre vite e delle generazioni che verranno», sottolinea don Federico.

Domenica la solenne messa delle 10 è presieduta dall’arcivescovo Tisi, poi la processione con la reliquia, la statua di San Vigilio e gli stendardi dei patroni delle frazioni.

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