Castel condino. A Castel Condino, che conta poco più di 220 abitanti ma che comunque fa comune e condivide alcuni servizi con Storo, la “Giornata della Memoria” lascia sempre il segno. Lo è stato anche stavolta nel corso di due manifestazioni storiche alla quale hanno partecipato le varie istituzioni e associazioni di paese nonché la fanfara Ana di Pieve di Bono.

Nell’occasione il reverendo curato don Bepino Caldera ha celebrato una solenne messa. Successivamente c’è stato un excurus da parte dei componenti del Museo Storico della valle del Chiese sulle opere campali della prima guerra e che in parte ancora esistono sul territorio.

Ad organizzare e gestire il tutto le sezioni concittadine di Ana e dei Fanti. «Da noi - dice Roberto Bagozzi, numero uno di quest’ultima realtà - sono cinque i concittadini Caduti e riportati nel corso del primo conflitto mondiale. Si tratta di Domenico Bagozzi, Paolo Berra, Pietro Pizzini, Amadio e Raimondo Tarolli nonché Pietro Todeschini». Ma a Castello è e rimane sempre presente l’iniziativa intrapresa nell'estate del 2015 quando in occasione del Centenario della Battaglia di Monte Melino in paese erano giunte non solo tante delegazioni combattentistiche e d'arma nonché rappresentanti dei vari comuni di valle ma anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, l'ex presidente della Banca d'Italia Antonio Fazio e il cardinale Gian Battista Re. «Un avvenimento che i castellani se lo porteranno dietro per sempre e che al paese ha fatto tanto onore», afferma il sindaco Stefano Bagozzi.

A giornata conclusa la tradizionale rimpatriata gastronomica, concludono gli addetti alla ristorazione Paolo Frioli, Gino Tarolli e Fabrizio Galante. A.P.