Rurale, a Darzo e Andalo bilancio ok all’unanimità 

Giudicarie Valsabbia Paganella. Nell’assemblea nelle due sedi collegate in videoconferenza tutti soddisfatti per l’utile di oltre 3 milioni: accantonati 400 mila euro per iniziative sociali


Stefano Marini


Darzo. Tutto come da copione. Venerdì sera l’assemblea generale dei soci della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella ha approvato all’unanimità il bilancio 2018 dell’istituto di credito che ha fatto registrare un utile di ben 3 milioni di euro. Senza sorprese anche il rinnovo delle cariche, con i soci che hanno riconfermato gli amministratori uscenti Maria Alessandra Mottes, Innocente Paletti e Ilario Zanetti, oltre a conferire il suo primo mandato a Marco Baccaglioni per l’area della Vallesabbia. Come è ormai da anni consuetudine, l’assemblea generale della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella si è tenuta in due sedi distinte collegate fra loro in videoconferenza, il Centro Polivalente di Darzo e il Palacongressi di Andalo. Buono il risultato di pubblico, con un totale di 1.224 soci presenti alla conta finale.

Il punto saliente all’ordine del giorno era l’approvazione del bilancio d’esercizio 2018, come detto votata all’unanimità dai presenti, e del resto era difficile immaginare il contrario, visto l’utile di oltre 3 milioni realizzato assieme ad una serie di indicatori e indici tutti positivi, dati che hanno portato il presidente della Cassa Andrea Armanini a definire il risultato 2018 come «il migliore degli ultimi 10 anni, non solo per il risultato economico finale». L'illustrazione dei dati finanziari, economici e patrimoniali è stata affidata al direttore dell’istituto di credito, Davide Donati, e al nuovo vicedirettore Michele Pernisi, tenendo in debito conto anche degli effetti generati dalla fusione avvenuta nel corso del 2018 con la Cassa Rurale di Saone. Alla luce di ciò si è ritenuto di distinguere i risultati al netto dell’apporto della Cassa di Saone.

La raccolta complessiva è quindi aumentata del 4%, in media con gli ultimi 5 anni, un dato molto superiore alle medie di sistema. A loro volta, anche i prestiti vivi sono cresciuti del 9,84% mentre le sofferenze che sono calate del 50,9%, in pratica dimezzandosi e risultando a fine 2018 pari al 2,3% degli impieghi. La fortissima riduzione dei crediti deteriorati ha naturalmente avuto effetti positivi sul costo del credito, tornato ai livelli precedenti alla crisi. Un utile così importante permette di dare un sostegno deciso alle comunità di riferimento della Cassa. L’assemblea ha infatti approvato l’accantonamento di un fondo di mutualità e beneficenza da ben 400 mila euro che verrà utilizzato per sostenere numerose iniziative sociali e di mutualità, che saranno promosse facendo prevalere la logica della progettualità.

Infine il rinnovo delle cariche sociali di cui si è detto in premessa: confermati gli amministratori uscenti Mottes Maria Alessandra (Paganella), Paletti Innocente (Saone) e Zanetti Ilario (Chiese Bagolino) e nominato ex novo Baccaglioni Marco (Vallesabbia).

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