Non si ferma la razzia di slot machine nel Chiese 

Malviventi in azione di notte allo Sporting a Baitoni di Bondone: è il quarto furto in poche settimane. Hanno rubato anche stecche di sigarette e bottiglie di alcolici


di Aldo Pasquazzo


VALLE DEL CHIESE. C’è una banda che, tra Condino a Storo, in meno di tre settimane ha messo a soqquadro gli esercizi pubblici: già “ripuliti” quattro, l'ultimo la scorsa notte a Baitoni di Bondone. In questo caso è stato preso di mira lo Sporting, ai margini del terreno di gioco, edificio pubblico che di notte resta disabitato. Anche in questa circostanza, i malviventi una volta all'interno hanno preso di mira di mira le slot machine e pure la macchinetta “cambia soldi”. Stavolta non si sono accontentati. Indisturbati, si sono presi la briga di asportare stecche di sigarette e qualche bottiglia di marca. Per accumulare un bottino interessante. Sicché hanno deciso di abbandonare la zona, senza farsi vedere né notare da anima viva. Su questa ennesima incursione banditesca notturna ci stanno lavorando i carabinieri di Storo, coordinandosi con i colleghi della Compagnia comando di Riva. Gli inquirenti fanno filtrare lacrime di informazioni, anche perché - spiega lo stesso gestore del locale - ha solo informato dell'incursione notturna, riservandosi qualche ora per un inventario più completo e per sporgere denuncia in caserma per furto ai danni di ignoti».

«Checché se ne dica, in questo circondario di paesi del fondovalle sicuramente la banda di malviventi ha dei referenti che sanno dove, come e quando intervenire. Facendo le proporzioni gli assalti sono molto più assidui in questa parte del Trentino rispetto al resto della Provincia», dicono in paese, dove serpeggia un po’ di preoccupazione.

Quanto al “modus operandi” dei ladri le procedure messe in atto sono sempre le stesse. Prima controllano se il locale è dotato di telecamere di sorveglianza o impianto di allarme, prendono le dovute contromisure, quindi - forse da distanza ravvicinata - attendono che il gestore chiuda cassa e serranda e poi in maniera indisturbata entrano in azione. Allo Sporting, fanno sapere, ci sono pure dei dispositivi acustici che però non si sono attivati. L’ipotesi più concreta è quella che siano stati anestetizzati e resi inoperosi.

Preoccupato anche il proprietario delle slot che vengono date in affitto nei locali: «Non riesco a comprendere queteste ripetute incursioni che spesso coincidono qualche ora prima dei prelievi la cui procedura avviene solitamente ogni tre giorni». Forse i malviventi hanno una mappa dettagliata delle slot e dei turni di svuotamento delle macchinette. Ma sono solo congetture da bar.

Facendo la conta delle incursioni notturne si capisce che i malviventi conoscono bene la zona. La banda, che si presume sia sempre la stessa, ha prima intrapreso la propria azione all'albergo Condino dove da Giulietta e Carlo, oltre a tre slot e mangiasoldi, si sono portati via due televisori giganti, altrettanti computer e la custodia di monete. Una decina di minuti dopo, stessa procedura al “Mangianotte” (area di servizio dei fratelli Leotti alle Staiade tra Condino e Storo) dove da Lara Festa i malviventi non erano andati per il sottile ma avevano fatto le cose alla grande, lasciando pure ingenti danni. Poi qualche giorno fa, la banda si è portata a Cà Rossa di Storo dove al Red Caffè sono entrati e usciti del tutto indisturbati anche perché il popolare Romedio (pizzaiolo e ristoratore) aveva lasciato da poco il suo locale che è confinante. Quella notte però qualcuno è riuscito ad immortalare l'andirivieni sospetto, compresa la station wagon prelevata qualche istante prima a Darzo Sud.













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