Messa solenne e cerimonia in ricordo di don Lenzi
SANTA CROCE. Cento anni fa esatti moriva in Innsbruck don Giambattista Lenzi, parroco del Bleggio, al confino in terra austriaca per il suo conclamato irredentismo. Il centenario di don Giambattista...
SANTA CROCE. Cento anni fa esatti moriva in Innsbruck don Giambattista Lenzi, parroco del Bleggio, al confino in terra austriaca per il suo conclamato irredentismo. Il centenario di don Giambattista Lenzi sarà ricordato oggi ufficialmente a cento anni nella sua chiesa, la pieve di Santa Croce di Bleggio. Dopo la messa solenne delle 10.30, la cerimonia davanti al monumento che lo ricorda sul sagrato.
Nato a Torcegno l’11 luglio 1841, don Lenzi con il suo impegno pastorale e sociale pari a quello di don Lorenzo Guetti, suo contemporaneo, era divenuto presidente del Consorzio agrario di Santa Croce, dati i suoi interessi da agronomo, quindi rappresentante alla dieta di Innsbruck dei contadini trentini. In questa sede si batte per il miglioramento sociale ed economico del Trentino e della valle, mediante la costruzione a Santa Croce di un caseificio modello, la fornitura di macchine agricole al Consorizo agrario, l’incremento della gelsicoltura.
Tra gli aneddoti narrati da don Livio Caldera nel suo “La Pieve del Bleggio nella storia e nell’arte”, si racconta che durante la guerra faceva la “via crucis” privatamente: “Contento d’una vita frugalissima, egli dimentica se stesso, per pensare ai suoi studii, alla sua Chiesa, ai suoi malati, ai quali accorre di giorno e di notte, anche quando potrebbe farsi sostituire dal cappellano...”
Il suo nome è ricordato per tre opere: le statue della Croce monumentale a Santa Croce, la cappella alla Guardia, l’Ospitale-ricovero. L’inaugurazione avviene il 31 agosto del 1902 con grande concorso di popolo, vista l’attesa di avere in valle un ospedale fornito di ambulatorio medico, punto di riferimento dell’assistenza valligiana. (g.ri.)