Luca Valente, l’operaio che converte il ferro in arte 

Natale a Rango. Noneso di Taio e artigiano per hobby ha portato le proprie opere ai Mercatini «Recupero rottami metallici di scarto nelle officine e poi li trasformo in modellini di animali»


Graziano Riccadonna


Rango. I mercatini di Rango si ripropongono nella loro specifica identità, nel loro Dna legato ai volti, le cantine, le vecchie stalle, i portici e le soffitte senza alcuna finzione. Nel borgo di Rango i mercatini ambientati nelle vecchie e “vere” case contadine, non ricostruite, offrono al visitatore qualcosa in più della semplice offerta di prodotti, offrono quella che è chiamata “l’anima di Rango”.

E’ così che ogni domenica è per Rango una giornata speciale, che si propone ma anche si re/inventa per offrire una emozione unica e genuina, non ricostruita. E’ così per l’artigiano/artista del ferro Luca Valenti, presente con la propria produzione in ferro, creata riutilizzando materiali di scarto o di avanzo. All’interno della proposta degli artigiani spicca l’ artigiano su ferro proveniente da Taio, Comune Predaia: la trasformazione di banali pezzi di ferro in oggetti d’uso domestico piuttosto che d’uso professionale oppure autentici giocattoli, macchine, animali, stoviglie.

L’artista

Luca Valente, operaio con la passione “forte” dell’arte del ferro, ha iniziato per passione alcuni anni fa a produrre in proprio dei pezzi unici in ferro battuto. E ora è passato a proporre i suoi pezzi unici.

Perché proprio Rango?

«Ho scelto Rango per il mio debutto perché lo conoscevo come luogo della genuinità, dove l’artigiano può proporre i propri pezzi senza essere confuso con la paccottiglia proveniente dai supermercati».

Da che cosa deriva l’ispirazione al riuso dei pezzi metallici?

«Parto sempre da un’idea che voglio realizzare, una figura, un animale, un sentimento! Poi vado a cercare nei rottami metallici di casa mia, quindi anche dei compaesani. Premetto che è la prima volta che vengo ai mercatini di Rango. Son venuto con la precisa intenzione di mettere a frutto la mia passione per il modellismo in metallo. Sono operaio come professione, ma ho l’hobby della realizzazione di modellini di animali, piuttosto che macchine».

Ci spiega in che cosa consiste il suo hobby?

«Cerco dei pezzi metallici nelle officine e con una mia idea costruttiva, immagino cosa potrei ricavare recuperando e trasformando quell’oggetto di scarto».

C’è un approccio al quale Luca crede molto.

«Quando guardo quella ferraglia, ne vedo già la trasformazione».

Dall’idea all’opera

Luca a contatto con officine di demolizione immagina i suoi oggetti nella mente, quindi raccoglie pezzi di ferraglia e fa una prima composizione. Segue un tratto di ripensamento per esaminare l’idea migliore, più fattibile e vicina al vero. Infine il momento della realizzazione, mediante assemblaggio dei pezzi mancanti. A questo punto ecco uscire la creazione di Luca, animali fantastici, scene di vita quotidiana e via discorrendo. Utilizzando rotelle di orologi in disuso, candele di motore, pistoni fuori uso, e via discorrendo. In mostra a Rango ha portato bellissimi pezzi di autentico artigianato artistico, animali come il gufo, auto d’epoca, il trattore, perfino la chitarra elettrica.













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