Storo. Primo febbraio 1990, primo febbraio 2020. Il Bar Bice di Lodrone compie 30 anni di attività continuata e li festeggia con una festa aperta agli amici e ai clienti che da sempre lo frequentano, ma anche a coloro che vogliono fare la conoscenza di un locale che si può ormai a buon diritto definire “storico”.

A Lodrone il Bar Bice a modo suo è una piccola istituzione. Vista la longevità, per nulla scontata di questi tempi, rappresenta un modello virtuoso di gestione famigliare. Del resto se i proprietari, la famiglia Fusi, lo gestiscono da 30 anni vuol dire che sanno lavorare bene. Merito di Giorgio Fusi e di sua moglie Rodolfa Carli, che fin da subito hanno impostato la loro attività puntando sulla qualità dei prodotti, ma anche sulla familiarità del servizio, creando un ambiente accogliente sia per i clienti abituali, spesso vicini di casa, che per chi viene da fuori. Il bar è collocato a pochissima distanza dal confine con la Lombardia e quindi intercetta i flussi di turisti che da Brescia e Milano salgono verso le valli trentine, e in questo senso fa un po’ da ufficio turistico, fornendo a chi li chiede informazioni e dépliant che illustrano le attrattive.

Se Rodolfa e Giorgio rappresentano la storia del Bar Bice il futuro appartiene senza dubbio a loro figlio Mirco, cuoco diplomato all’istituto Cesare Ritz di Merano, che è colui che si occupa della cucina del locale con un repertorio di piatti della tradizione, ma spesso rivisti con aggiunte “moderne”. Essendo un locale a conduzione famigliare, una mano la da anche l’altro figlio, Mattia, che pur avendo un altro lavoro quando serve non ha problemi ad aiutare mettendosi dietro al bancone.

Domani la festa partirà alle 18 con musica dal vivo ed intrattenimento messi in campo dai maestri Gianfranco Demadonna e Riccardo Orsi. Si andrà avanti fino a ora di cena quando verranno offerti a tutti il risotto della casa, seguito da una fetta di torta e dal brindisi per augurare lunga vita al Bar Bice anche per i prossimi decenni. S.M.