«Le tariffe potevano essere riviste, ma non imposte così»
STORO. Non l'ha presa bene. L'ex sindaco di Storo Vigilio Giovanelli non è tipo da porgere l'altra guancia e risponde contrattaccando alle accuse del suo successore: «Vediamo - dichiara Giovanelli...
STORO. Non l'ha presa bene. L'ex sindaco di Storo Vigilio Giovanelli non è tipo da porgere l'altra guancia e risponde contrattaccando alle accuse del suo successore: «Vediamo - dichiara Giovanelli - che l'azione di forza instaurata dal sindaco e dai suoi candidati alle comunali Ivano Marotto e Francesco Giacomolli è finita a quota 0 perché non sono riusciti a prendersi i terreni su cui i precedenti affittuari hanno fatto valere il diritto di prelazione. Sono dispiaciuto perché Acli Terra a Storo non è mai esistita, e perché si sarebbero dovuti ridurre i prezzi d'affitto dei piccoli appezzamenti sconvenienti da coltivare. Forse il sindaco, che fa l'avvocato, è poco informato e mal consigliato dai suoi collaboratori in Comune. Nel mondo contadino prima si dialoga e poi ci si accorda, non si impongono le scelte. Le tariffe potevano essere riviste al termine dei contratti, non imposte con metodo antidemocratico, come per altro dimostrato dalle dichiarazioni di Coldiretti».
Stessa linea per il consigliere di opposizione Riccardo Giovanelli: «L’operazione del sindaco, come al solito mascherata da questioni di trasparenza, era mirata solo a cercare di accontentare i 2 canditati delle sue liste che già avevano visto naufragare l’operazione di ripristino dell’Asuc e che credevano di fare man bassa di terreni. Purtroppo per il sindaco anche questa operazione è stata un buco nell’acqua e ha avuto il solo pessimo risultato di triplicare gli affitti. Vero è che i fondi sono rimasti ai precedenti affittuari che hanno esercitato il diritto di prelazione. Vigilio Giovanelli è stato tirato in ballo dalla maggioranza che in consiglio ha messo in scena la pagliacciata dell’auto-interrogazione al proprio sindaco». (s.m.)