La visione di Ceschinelli per un Parco “Beepic” 

Il sociologo e naturologo rendenese coniuga un «modello a misura d’uomo» Introduce una nuova cultura del vivere, del fare comunità e del fare economia


di Walter Facchinelli


STREMBO. Il “life coach” Corrado Ceschinelli sociologo e naturologo rendenese, alla luce della sua esperienza molto apprezzata e conosciuta fuori dalla Rendena, ha coniugato il pensiero sociologico e una visione etica basata su nuovi stili di vita, col Parco Naturale Adamello Brenta, un’occasione unica per rimettere al centro le persone. Per fare questo ha messo a punto il Progetto “Beepic” che sta per Educazione, Partecipazione, Innovazione e Cambiamento, e propone «di trasformare il Pnab nel primo Parco al mondo a misura d’uomo». Questo progetto ambizioso strizza l’occhio al nuovo direttore del Parco Cristiano Trotter, per incuriosirlo e trovare un alleato per «un modello sostenibile di turismo per un Parco in un ambiente dove a essere tutelato è l'uomo». Ceschinelli punta ad «attivare quel processo di cambiamento per progettare e introdurre nelle istituzioni, non solo scolastiche, nuove modalità di educazione, nuovi contenuti e nuovi percorsi formativi e riflessivi, per rieducazione al bene globale». Questo dinamico innovatore, col suo team, attraverso “Beepic” propone una «nuova cultura del vivere a sostegno di salute, benessere con stili di vita e alimentari sostenibili».

«Il nostro Parco - spiega - è l’elemento principale di un sistema armonioso in cui gli animali e la bellezza dell'ambiente diventano un unico paesaggio antropizzato, nel quale la qualità della vita raggiunge un livello ottimale. Il Parco è un luogo in cui è sempre più presente e diffuso un sentimento che implica scelte etiche, che vanno dal rispetto per l'ambiente all’attenzione per il consumo delle materie prime, a comportamenti responsabili e sostenibili, che trovano sintesi e danno vita ad un “laboratorio” in cui si “sperimenta” un nuovo mondo possibile». “Beepic” punta a migliorare la vita di chi abita nel Parco e allo stesso tempo «li rende più attrattivi, perché visti come modello da imitare e da sviluppare». Questo progetto Ceschinelli l’aveva presentato al presidente Masè e all’ex-direttore Silvio Bartolomei «senza ricevere una risposta di consenso o diniego», ma lui non demorde, convinto dell’unicità e bontà di “Beepic”. Perché «è un'esperienza unica da vivere e da far vivere a chi è ospite questi territori. “Beepic” favorisce una nuova cultura del vivere, del fare comunità e del fare economia». Ceschinelli vuol far cresce il nostro territorio, perché «ognuno di noi deve cambiare sé stesso per cambiare il mondo, impegnandosi personalmente perché ciò accada. Il futuro che vogliamo va scritto insieme, riorientando la nostra mente verso un modo di pensare conforme alla nostra naturalità biologica e spirituale. Solo così, il Parco Naturale Adamello Brenta potrebbe diventare un punto fermo nel mondo dell'educazione evolutiva, lasciando un segno non da poco nella storia degli uomini».

Ceschinelli conclude: «È una grande opportunità per il rilancio dell'economia e del turismo in Val Rendena e di tutto il territorio del Parco». Come? «Con l'analisi e lo studio delle potenzialità del territorio. Valorizzando pacchetti turistici meno convenzionali degli attuali. Mappando le attività legate a storia, tradizione e offerta culturale. Solo così la vacanza in Trentino può diventare occasione di sensibilizzazione verso temi ambientali, esperienza educativa di apprendimento e di approfondimento di alimentazione e attività fisica, sostenendo la qualità della vita e una diversa cultura della sostenibilità e sensibilità ecologica».













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