La novità del bistrò ha fatto subito centro sui golosi
Fiavé. Una inaugurazione brillante per il bistrò appena aperto, a fianco dello stabilimento dolciario della Erika Eis di Fiavé, bistrò come locale di spaccio e di consumo, ma anche bistrò come locale...
Fiavé. Una inaugurazione brillante per il bistrò appena aperto, a fianco dello stabilimento dolciario della Erika Eis di Fiavé, bistrò come locale di spaccio e di consumo, ma anche bistrò come locale a metà strada tra bar e luogo di intrattenimento. La “prima” è stata apprezzata sia dai turisti sia dai residenti della zona e dagli appassionati. Una leggenda metropolitana farebbe derivare il nome dei piccoli locali parigini dal russo bystro, che significa “rapidamente” (in lingua cirillica). Al tempo dell'occupazione russa di Parigi (1814-1818) i soldati russi, che non avevano il diritto di bere alcolici, temevano di essere sorpresi dagli ufficiali, quindi dicevano spesso bouistro, "rapidamente, rapidamente!"
Fatto sta che i moderni bistrò sono locali à la page che raccolgono i prodotti per offrirli alla clientela. Per questo il bistrò di Fiavé ha offerto alla cittadinanza un incontro a ingresso libero “Calcio e champagne” per farsi conoscere come vetrina del territorio.
Per l’occasione tre autori hanno letto racconti sul calcio, accompagnati dalle musiche di Paolo Bertolini e Arianna Festi.
Così il calcio, grazie ai racconti di Giancarlo Narciso, Carlo Martinelli, Maurilio Barozzi, sono venuti a galla arrotini ribelli e perdenti, un Brasile dei militari, il giocatore del Flamengo divenuto famoso per il gol al Benfica e alla canzone di Jorge Ben. G.RI.