La Famiglia di Caderzone chiude il bilancio in attivo
L’assemblea dei soci coop. Finalmente il cambio di tendenza dopo più anni di perdite La presidente Tiziana Maturi soddisfatta: «Il cda ha lavorato con grande attenzione sui costi»
Caderzone terme. «Quest’anno finalmente chiudiamo in utile per 3.219 euro». Questa è la bella notizia che la presidente Tiziana Maturi ha dato ai soci della Famiglia Cooperativa di Caderzone: un cambio di tendenza dopo anni e anni di perdite che, permette a questa piccola Famiglia Cooperativa di guardare al futuro con serenità. «Abbiamo cercato - ha detto la presidente Maturi - a piccoli passi di adeguare la nostra piccola Famiglia Cooperativa alle mutate abitudini d’acquisto, guardando con attenzione all’organizzazione, alle parti economica, finanziaria e commerciale».
Passivo ripianato
Un risultato importante, se si considera che il passivo di bilancio è prima passato da meno 120 mila euro a meno 60 mila, per arrivare nel 2016 a meno 14.419, nel 2017 a meno 12.781 e ora a più 3.219 euro. «Dopo anni di bilanci negativi - ha detto Tiziana Maturi - siamo proprio contenti, perché siamo in utile garantendo servizio e qualità. Non guardiamo solo al risultato economico, ma alla funzione sociale che abbiamo col nostro servizio verso la nostra comunità, che riusciamo a portare avanti grazie ad amministratori, soci e dipendenti». Il Consiglio d’amministrazione, ha aggiunto, ha lavorato con molta attenzione ai costi, «con una rinegoziazione dei debiti e un nuovo finanziamento a tasso agevolato con Sait». Sul Consorzio Tiziana Maturi ha aggiunto: «Anche Sait, polemiche a parte sui licenziamenti, si è ridimensionato con minori costi interni e maggiori ristorni alle Cooperative, che ci hanno aiutato a raggiungere l’utile».
L’aumento del fatturato
Un utile raggiunto grazie all’aumento del fatturato, al riassetto finanziario e al costante monitoraggio dei costi. «Ce l’abbiamo fatta - ha detto la presidente - ma i fattori variabili sono tantissimi, ci manca di ricambio generazionale, le famiglie giovani». Questo si fa sentire sulle vendite e Michela Collini, illustrando il bilancio ha detto che sono aumentate del 4%, però c’è una flessione dello 0,5% (3.271 euro) dell’acquistato da soci (314), con un aumento importante di vendite a clienti che non usano la “Carta in Cooperazione” (13.470 euro), per una crescita complessiva di 10.199 euro. Il costo del personale è al 15%, dato che solo strutture medio grandi hanno: «Vuol dire che i nostri quattro dipendenti, due donne e due uomini, si danno da fare: ora dobbiamo stare attenti ai costi e incentivare l’acquistato da parte di soci e giovani».
Voto unanime
I soci hanno accolto positivamente la modifica positiva del trend della Famiglia Cooperativa, votando all’unanimità il bilancio e confermando a consiglieri Marco Casiraghi e Terezinha Marinei Testoni, ma non hanno accolto favorevolmente la proposta di modificare lo statuto per abbassare il numero dei componenti del consiglio da 7 a 5 per ovviare al problema di trovare persone disposte a impegnarsi.
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