Il commosso addio a “mamma Giovanna”
Campiglio e la val Rendena si sono strette attorno ai parenti per l’ultimo saluto all’amata signora Papa
MADONNA DI CAMPIGLIO. Chiesa pienissima ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a mamma Giovanna Papa. Perché è così che don Romeo Zuin, parroco di Madonna di Campiglio, ha voluto ricordarla durante tutta la cerimonia funebre di commiato a questa donna così accuditiva e affabile, che amava i fiori e i bambini. Ed è così che il paese l’ha vissuta, perché ognuno di lei in quella chiesa strapiena aveva un suo personale e tenerissimo ricordo. Giovanna, infatti, non era solo la mamma e la nonna per la sua di famiglia era la mamma degli amici dei suoi figli e la nonna dei loro pargoli.
Quando dopo il servizio usciva dal suo regno di torte, creme, impasti e tirami su, amava sedersi al tavolo del ristorante con le persone alle quali teneva di più. Era il suo modo di rilassarsi di stemperare la fatica, lo stress, la tensione che stava alla base di tutto quell’immane lavoro dietro i fornelli, perché sotto Natale, si sa, a Madonna di Campiglio reggere all’invasione dei turisti è una sfida senza pari. Perciò in chiesa non sono mancati gli occhi lucidi, alle parole toccanti di don Romeo, il quale tornato a casa dopo l’ultima visita ha testimoniato di aver pensato alla Madonna di Guadalupe. Ma il culmine della commozione per tutti è arrivato quando tre dei suoi nove nipoti sono andati al microfono per leggere un loro personale messaggio di commiato alla grande nonna. Dalle loro parole tutta la Chiesa ha scoperto quanto Giovanna non sia stata solo un esempio di lavoratrice infaticabile, ma anche una nonna attenta, presente, disponibile. Moltissime le persone giunte da fuori, i clienti del ristorante Pappagallo, l’unico ristorante del paese che non ha stagioni e che non chiude mai e forse proprio per questo, per l’atmosfera che vi si respira, è un luogo nel quale ci si sente a casa. Presenti anche il vicesindaco del Comune di Pinzolo Albert Ballardini e il vicesindaco di Tre Ville, Tullio Serafini, non mancava nemmeno il presidente di MC Group Funivie Madonna di Campiglio Marcello Andreolli e i bimbi dei gruppi sportivi campigliani in divisa, compagni dei nipoti di Giovanna. A conclusione della cerimonia funebre la bara di abete chiaro coperta di rose, portata a braccia dai nipoti più grandi, entra nell’auto e sono ancora abbracci e lacrime perché “i Papa” sono tanti e gli amici fanno a gara ad abbracciarli di nuovo tutti, nipoti compresi. I capannelli di amici, parenti, conoscenti si scambiano mesti commenti sul sagrato della chiesa, mentre il sole lentamente muore dietro le cime innevate e il gelo sferza i visi intirizziti.
Un’altra generosa e instancabile imprenditrice è passata a miglior vita, lasciando alla comunità un messaggio chiaro: le fortune economiche e la fama del paese sono passate in primis sulle spalle di chi ha saputo portare il peso di una vita sacrifici.