Il Bleggio rialza la testa con due donne coraggiose
A S. Croce il Bim Bum Bam Multicafè di Michela Andreolli, nuovo bar e non solo A Passo Duron riapre l’osteria-rifugio con i manicaretti di Renza Calliari
SANTA CROCE DI BLEGGIO. Un centro superato dai tempi che però sembra tornare d’attualità. Grazie a nuove iniziative il centro bleggiano di Santa Croce, sede del santuario pievano e un tempo effettivo centro di scambi commerciali, ritorna in auge riprendendo il suo antico ruolo. Per la toponomastica la località era chiamata “Spiazzo di Bleggio” o più semplicemente “La Pief”, la Pieve, il luogo di ritrovo per le decisioni comunitarie, baricentrico rispetto al Bleggio. Il nome di Santa Croce è piuttosto recente, coevo alla nascita del nuovo borgo pievano accanto all’antica chiesa. Grazie al centro multiservizi, aperto ai giovani e a vari usi sociali, al posto dell’ex teatro comunale di Santa Croce, in questi mesi sta decollando il nuovo bar realizzato nell’edificio dell’ex teatro, da alcuni decenni caduto in completo disuso. Il Comune di Bleggio Superiore ha infatti trasformato in centro multiservizi il vecchio e desueto ex teatro di Santa Croce, affittandolo per 5 anni come bar e locale turistico. L’affittuaria è Michela Andreolli da Cavrasto, persona in grado di far decollare il locale e piena di iniziativa. Il bar al teatro, ora Bim Bum Bam Multicafè, è fornito di hi-fi, ampio salone e salette per incontri nonché parcheggio proprio davanti alla pieve di Santa Croce: e viene a creare insieme al panificio una controtendenza rispetto all’abbandono di questi anni. Hanno lasciato S. Croce l’osteria, l’albergo Serafini, la macelleria, il ciabattino, mentre la Posta è ridotta come orario. «Mi auguro che la gente capisca il mio sforzo e premi il coraggio di aprire dove ormai rimane poco di vita sociale», afferma Michela illustrando il locale multiservizi.
Il nuovo Bim Bum Bar al teatro fa il paio al Bleggio con l’altra nuova attività a Passo Duron. L’osteria-rifugio al Duron ha riaperto proprio i mesi scorsi al passo posto a mille metri esatti tra le Giudicarie Esteriori e la Busa di Tione, dopo l’asta per l’affidamento in gestione del locale comunale. L’affittanza del Comune di Bleggio Superiore è stata confermata dopo la chiusura di qualche anno alla gestrice precedente, Renza Calliari. Il rinnovo della concessione non è però una mera ripetizione, in quanto Renza pensa di lanciare una serie di proposte a carattere gastronomico, come le cene a tema fuori stagione, le iniziative escursionistiche sulla Cima Sera (a quota 1.908 metri), e altro ancora in un ambiente rilassato e confortevole, a ridosso delle malghe del monte Stabio, la malga del Bleggio per monticazione, e la malga di Saone per le capre, ambedue attive e con proprie proposte. Ma il pezzo “forte” di Renza Calliari è la cucina trentina, in particolare il piatto tipico del Duron, interamente a chilometri 0: polenta, goulasch al cervo, funghi, crauti e cotechino, peverada e formaggio fuso. Anche qui una donna coraggiosa in controtendenza.
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