Il Banale celebra il salume dei “tempi della fame” 

Da oggi a domenica, nelle frazioni di Berghi, Pergnano e Senaso c’è la festa dedicata alla ciuìga, tradizionale insaccato povero prodotto unendo carne e rape


di Graziano Riccadonna


SAN LORENDO DORSINO. Inizia oggi la tre giorni dedicata nel Banale al salume tipico, la ciuìga affumicata del Banale. Interessate questa volta (si fa un poco a turno la festa) le frazioni di Berghi, Pergnano e Senaso. L'offerta della classica ciuìga, il salumetto tipico del Banale, conferma l'attenzione verso il prodotto dei tempi poveri del Banale (“si tratta pur sempre di un salame con le rape...”).

Il termine ciuìga non ha origini ben definite. Secondo la terminologia corrente, sarebbe equivalente a “pigna” di albero aghifoglie. Secondo i vecchi di San Lorenzo il nome sarebbe da attribuire all’esclamazione di un viandante, ospitato a un pranzo invernale. Alla vista dello strano salume - servito cotto, ancora fumante, in una scodella con patate lesse e una sorta di brodo – il commensale avrebbe esclamato “Me pàr na ciuìga!” Vale a dire: “Mi sembra una pigna”, di quelle affusolate, scure, che nel tardo autunno cadono dalle conifere dei caratteristici paesi alpini. Termine sempre riferito a magrezza o aspetto emaciato, quasi glabro. Interpretazione a parte, le ciuìghe dei giorni nostri sono decisamente più gustose e ben fatte di quanto tramandino i ricordi della fame. Ma non hanno certo perso il loro significato antropologico, il loro valore culturale, tanto che sono un segno d’appartenenza, un salume tutelato dall’identità di un’intera comunità alpina.

La sagra come da tradizione (è la 16ª edizione) è tutta incentrata sulle frazioni “alte” del Banale, con il vecchio affumicatoio dove gli abitanti portano ad affumicare le loro ciuìghe artigianali, all'insegna di degustazioni, spettacoli di strada, stand gastronomici, musica itinerante, senza dimenticare la gastronomia antica e moderna.

Variegato il programma, con l’apertura degli stand oggi dalle 18 alle 21 e alle 19 la cena tipica nel borgo.

Domani “I segreti del pane” e alle 10,30 la visita alle antiche ville del Banale. Alle 14 l’inaugurazione del “Sentiero della ciuìga” con partenza da Berghi, visita all’antico affumicatoio (vero segreto del presidio slow food della ciuìga del Banale), le piazze delle sette ville del Banale, i campi e gli orti dove si coltivano le tradizionali rape. Alla sera spettacolo della filodrammatica “Dolomiti” al teatro di San Lorenzo, “La salute l’è tut!”.

Domenica la consueta apertura negli stand del borgo, alle 14,30 la passeggiata verso la località “Le Mase”. Musica assicurata durante la classica tre-giorni di sagra, organizzata dalla Pro Loco San Lorenzo in Banale in uno dei più tipici borghi più belli d’Italia, San Lorenzo Dorsino.













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