Firme false sul registro, condannato
Fiavé, sei mesi di reclusione (tramutati in 13.500 euro) al direttore dei lavori per il completamento dell’ex canonica
FIAVÉ. Condanna del Tribunale di Trento in via definitiva per l’autore delle firme false in atto pubblico, il registro di contabilità dei lavori del nuovo municipio di Fiavé. La pena ammonta a 13.500 euro, in sostituzione della corrispondente pena detentiva di sei mesi di reclusione. La firma apocrifa o meglio le firme, falsamente attribuite ad altri, nel caso al geometra responsabile del Servizio tecnico comunale di Fiavé, sul registro di contabilità dei lavori edili di completamento dell’edificio ex canonica, attuale nuovo municipio fiavetano sono state apposte dal direttore lavori, ingegner Alberto Flaim da Ponte Arche, che è stato condannato in via definitiva dal Tribunale di Trento, giudice Francesco Forlenza.
In particolare, il giudice per le indagini preliminari Forlenza, sentita la richiesta del pm Licia Scagliarini, ha emesso la sentenza, divenuta definitiva lo scorso 27 febbraio, condannando «l’ingegner Alberto Flaim, con studio in Ponte Arche, in base all’art. 476 del codice penale (Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici), perché nella propria qualità di pubblico ufficiale nella veste di direttore dei lavori pubblici affidati dal committente Comune di Fiavé all’impresa esecutrice DZ Servizi nsc di Dalponte Lucio & C, riguardanti l’immobile di proprietà del Comune di Fiavé, apponeva sul registro di contabilità – atto pubblico della cui tenuta era responsabile – la firma apocrifa sul frontespizio e su ogni pagina numerata (in tutto 20 pagine) di Sartori Luca, geometra responsabile del Servizio tecnico del Comune di Fiavé, che fino al 31.12.2016 aveva ricoperto il ruolo di “responsabile unico del procedimento”».
Per questo motivo avevano sporto querela sia il geometra responsabile del Servizio tecnico comunale che Lucio Dalponte, titolare della ditta appaltatrice dei lavori edili DZ Servizi, tramite l’avvocato Gerardo Gaiatto.
Infatti, in merito ai lavori interni dell’edificio erano sorte diversità di vedute tra ditta e direzione lavori, che avevano richiesto l’iscrizione sul registro delle riserve dell’impresa: ma la firma apposta su tale registro non sarebbe stata del responsabile del Servizio tecnico, bensì falsificata. Per questo il titolare della ditta Lucio Dalponte ha annunciato il ricorso alle competenti sedi giudiziarie per il risarcimento dei danni subiti a seguito della risoluzione del contratto da parte del Comune.
Si conclude così, con la condanna passata in giudicato, la tormentata querelle della falsificazione in atto pubblico, sul rapporto di contabilità dei lavori di completamento interni alla ex canonica di Fiavé, appaltati a suo tempo, due anni fa, il 13 giugno 2016, alla ditta DZ Servizi di Dalponte Lucio & C per le opere da imprenditore edile dei lavori interni di completamento dell’edificio ex canonica di Fiavé.