Fiavé e il Trentino in lutto per la morte di don Caresani 

L’improvvisa scomparsa. Don Fortunato aveva 79 anni. Era stato prefetto e insegnante di lettere al Collegio Arcivescovile. Tre anni fa aveva festeggiato le nozze d’oro di sacerdozio


Graziano Riccadonna


Fiavé e bleggio. Commozione in zona per la scomparsa del parroco di Fiavé e Lomaso don Fortunato Caresani. Aveva 79 anni. Figura di pastore sempre disponibile a tutti, lascia un vuoto incolmabile in chi lo ha conosciuto. E sono tanti i parrocchiani che lo piangono, unitamente ai convittori del Collegio Arcivescovile dove aveva svolto le funzioni di prefetto e di insegnante di lettere, dopo la laurea all’Università di Padova nel 1980. Una breve ma grave malattia lo aveva colpito quest’estate costringendo il parroco a ricoverarsi prima all’ospedale Santa Chiara a Trento, poi alla Casa del Clero, dove fino ai giorni scorsi riceveva il flusso ininterrotto di parrocchiani ed estimatori, sempre con una buona parola e incoraggiamenti.

Solo tre anni fa don Fortunato aveva festeggiato le nozze d’oro di sacerdozio insieme alla popolazione di Fiavé e Lomaso, essendo stato ordinato sacerdote nel 1966. In quell’occasione si era toccato con mano il sentimento di affetto nei suoi confronti, dando modo alla popolazione di riversarsi letteralmente nella parrocchiale di San Sebastiano per l'incontro con don Fortunato: non una mera celebrazione ma una festa di popolo.

Nato a Cavrasto di Bleggio il 2 luglio 1940 don Fortunato era stato ordinato sacerdote da mons. Gottardi il 23 giugno 1966, quindi aveva operato a Lavis e a Levico come parroco prima dell’importante esperienza al Collego Arcivescovile, ivi chiamato dal vescovo dell’epoca.

Giunto quindi a Fiavè 25 anni fa, don Fortunato era riuscito nel tempo a conquistare la fiducia dei suoi parrocchiani grazie alle numerose opere messe in cantiere e all'assidua cura della parrocchia, che col tempo si è ingrandita, se non raddoppiata: così a partire dal 2010 alla parrocchia di Fiavé con le sue tre curazie per volontà del Vescovo si era aggiunta la parrocchia di Lomaso con le sue tre curazie, naturalmente con l'agevolazione di alcuni curati o diaconi della zona del Lomaso.

L'operosità di don Fortunato è risultata proverbiale: basti ricordare che in questi anni ha messo mano e restaurato un po' tutte le chiese della sua giurisdizione, portando a compimento anche il restauro della sua canonica, ricavata presso l'oratorio fiavetano. Suo cruccio negli ultimi tempi era rappresentato dalle pale d’altare della pieve del Lomaso, da restaurare o rimettere in sesto.

Insomma, come aveva ribadito la popolazione accorsa ai festeggiamenti del 50° di sacerdozio, un parroco che non si è mai stancato di spingere, agevolare, perorare tutte le numerose comunità sulla via del progresso spirituale e morale. Il suo carattere disponibile, in apparenza burbero, lo aveva ancora di più avvicinato alle comunità fiavetana e lomasina.

Ultima opera appena ultimata, il restauro della chiesa cimiteriale di San Rocco a Fiavé.

I funerali si svolgono lunedì, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Fiavé, presente il vescovo monsignor Lauro Tisi. La sepoltura avverrà quindi nel cimitero di Cavrasto nel Bleggio, luogo di nascita.















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