Exitus porta Baschenis sul grande schermo
Pinzolo, presentato al PalaDolomiti il film che racconta anche del pittore della “Danza Macabra”
PINZOLO. Paladolomiti da tutto esaurito per la “prima rendenese” del thriller medievale “Exitus - Il Passaggio”, film ambientato in epoca medievale e interamente girato in Trentino tra la Val Rendena e il castello di Pergine e dintorni.
In 120 minuti intensi, questo thriller medievale rappresenta la fragilità della vita in un periodo storico molto aspro, nel quale s’intrecciano e si susseguono colpi di scena, intrighi, esoterismo, battaglie, rivendicazioni, amore e morte. Ambientato nel perginese e in Val Rendena nell’anno 1539, il film, attraverso riprese e paesaggi spettacolari, pone i riflettori su Simone Baschenis, affermato pittore bergamasco alle prese con l’affresco della Danza Macabra. Exitus, accanto a comparse del Filò da la Val Rendena e di Pergine, conta attori del calibro di Giuseppe Cederna protagonista del film “Mediterraneo” di Salvatores e vincitore dell’Oscar, Athina Cenci, Massimo Reale, Edoardo Siravo, Gigio Alberti e l’attore trentino Emanuele Cerrache. Il film, scritto da Marzia Polla con la supervisione alla sceneggiatura di Anna Pavignano sceneggiatrice di tutti i film di Massimo Troisi, è stato prodotto da Elio Voltolini e Screen Studio girato per la regia di Alessandro Bencivenga.
Sul palco il regista Alessandro Bencivenga ha detto: «Marzullo mi ha chiesto quanto abbiamo speso. Questo film è costato meno di 160.000 euro. Non ci sono riuscito da solo ma grazie a un popolo trentino che mi ha dato tanto». Il film girato nella scorsa estate è stato pensato cinque anni fa dal regista Alessandro Bencivenga insieme a Valter Bonomi e al figlio Emanuele, quest’ultimo con “Scorze di polenta” ha iniziato una brillante carriera di regista. Bencivenga ha aggiunto: «Mi auguro che Emanuele un giorno farà un film più emozionante e più bello di questo, perché se lo merita». In molti si aspettavano che la Danza macabra affrescata nel film fosse della chiesa di Pinzolo. Bencivenga ha spiegato che «avevo concordato col sindaco Arturo Povinelli e con Brunetto Binelli di farla a Santo Stefano, perché mi andava l’idea di lavorare col drone e perché farlo a Pinzolo avrebbe significato bloccare la strada per una settimana». In chiusura Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo, ha ringraziato «per la massiccia presenza che gratifica chi ha lavorato al film. Auspico che questi progetti di Comunità, che portano in giro il Trentino possano essere tanti, apprezzati e che si possa collaborare ancora assieme». (w.f.)