Con i soldi per l’auditorium via ai lavori alle elementari 

Dopo il finanziamento provinciale a Storo. Il sindaco Turinelli ringrazia e guarda avanti «Ora potremo procedere con una variante per svincolare le risorse comunali su altre opere»


Stefano Marini


Storo. L'auditorium di Storo, o se preferite "la grande incompiuta in salsa settaurense", visto che pur essendo stato realizzato da poco meno di 30 anni fa non è mai stato aperto al pubblico, sembra a un passo dal cambiare il proprio destino grazie alla seconda tranche di un finanziamento provinciale. Il tutto per la gioia del sindaco di Storo Luca Turinelli che pensa di impiegare le risorse comunali che andranno a liberarsi per far partire un'altra opera importantissima, la costruzione del nuovo plesso scolastico che ospiterà le elementari di Storo.

Il finanziamento

Venerdì pomeriggio la giunta provinciale ha stanziato altri 456 mila euro a favore dell'auditorium di Storo al fine di adeguarne l'impianto antincendio, effettuare manutenzioni e installare corpi illuminanti.

«Ringrazio l'attuale amministrazione provinciale per aver confermato il finanziamento e i loro predecessori per averlo concesso nell'ottobre 2018 - esordisce il sindaco Turinelli - l'intervento per aprire costa qualcosa più di 700 mila euro che il Comune aveva già messo a bilancio, 200 mila erano già arrivati, con questi 456 mila riusciamo a coprire quasi tutto. Ora potremo procedere con una variante per svincolare risorse comunali da utilizzare su altre opere. L'auditorium verrà completato come da progetto, sia per gli esterni che per gli interni».

Risorse liberate

Come verranno spese le risorse comunali "liberate" dal finanziamento provinciale? Turinelli ha già un'idea molto precisa in mente: «Le risorse liberate dall'auditorium di fatto ci consentiranno di partire con i lavori delle nuove elementari e l'auditorium stesso sarà parte integrante del nuovo plesso delle elementari perché verrà utilizzato come nuova aula magna. Il rifacimento della scuola elementare di Storo costa più di 8 milioni di euro, finanziati in gran parte dalla Provincia. A carico del Comune resta tuttavia circa 1 milione di euro, inoltre dobbiamo occuparci anche dell'approntamento di tutta l'area provvisoria che dovrà ospitare gli alunni mentre le scuole verranno demolite e ricostruite. Purtroppo i moduli abitativi hanno un costo elevato, si parla di centinaia di migliaia di euro, che in questo momento non è coperto dal finanziamento sulla scuola. Abbiamo iniziato a dialogare con la Provincia per capire se ci può essere dato un aiuto, ad esempio fornendo moduli abitativi, ma fino a che ciò non si sarà concretizzato dovremo immaginare di utilizzare risorse comunali. Il primo passo sarà approntare l'area ed è nostra intenzione dare il via ai lavori di demolizione già con la primavera 2020, quindi a giugno e settembre 2020 i ragazzi non andranno più a scuola nelle scuole elementari ma dentro a dei container. Qualora ci fosse un aiuto provinciale anche su questi ultimi andremmo volentieri a stanziare le risorse risparmiate sul rifacimento delle piazze di Storo».















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