Cassa Rurale Don Guetti è il momento delle scelte 

Assemblee martedì a Vigo Lomaso, mercoledì a Fiavé e giovedì a Larido per decidere l’ipotesi di fusione mediante incorporazione con la Alto Garda


di Graziano Riccadonna


ESTERIORI. Siamo al momento cruciale per la storia della prima Cassa Rurale del Trentino, quella fondata da don Lorenzo Guetti nel 1892, la Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti, localizzata tra Quadra di Bleggio, Fiavé e Lomaso. Momento cruciale perché si tratta di accettare o respingere l’ipotesi per la fusione con la Cassa Rurale Alto Garda. La decisione era nell’aria, anche se non scontata (c’era anche l’opzione per la Cassa rurale Valsabbia-Paganella), da quando è in atto a livello più vasto il tema delle fusioni delle Casse rurali più piccole, anche se attive come mercato. E proprio allo scadere dell’anno il consiglio di amministrazione guidato da Sandro Bella ha deciso di rompere gli indugi e convocare i soci in assemblea straordinaria per discuterne.

Si tratta della decisione cruciale per le sorti della piccola ma valida e antica Cassa rurale medio-giudicariese: per questo il consiglio ha organizzato tre riunioni di zona per condividere e discutere con tutti i soci le tappe di questo percorso di fusione con l’Alto Garda. Sono in programma martedì prossimo 23 gennaio al teatro di Vigo Lomaso, mercoledì 24 al teatro parrocchiale di Fiavé e giovedì 25 al teatro parrocchiale di Larido, tre assemblee zonali per dibattere sul futuro della Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti. Il presidente Sandro Bella non vuole anticipare nessuna conclusione, «perché la decisione deve scaturire dal dibattito e dalla precisa volontà dei soci». Questo anche se non può negare l’evidenza: «L’eventuale fusione è una nostra scelta, non siamo obbligati a farlo per bilancio o motivi finanziari o altro. Già da alcuni anni nelle nostre assemblee si è parlato a lungo e ipotizzato il passo della fusione, davanti a uno scenario sempre più difficile e finanziariamente complesso». Insomma la fusione con Alto Garda è una scelta ponderata e non improvvisa, già a partire dai primi dibattiti: «L’interlocutore privilegiato è sempre stato la Cassa Rurale Alto Garda: abbiamo trovato nell’Alto Garda un interlocutore attento e capace, di conseguenza la valutazione nostra pendeva fin dall’inizio per questa strada, che intendiamo da adesso percorrere». Naturalmente la decisione ufficiale scaturirà dall’assemblea straordinaria di fine primavera, a fine mandato. Sullo sfondo, la fusione mediante incorporazione nella Cassa rurale Alto Garda.

La Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti è l’erede diretta del lavoro cooperativistico di Don Guetti che aveva fondato nel 1892 la prima Cassa Rurale, quella della Quadra di Bleggio. Le cifre: 114 i milioni di raccolta, 94 milioni la raccolta diretta (conti correnti e depositi), 20 quelli indiretti (titoli), 66 milioni i crediti, 14 milioni il patrimonio. Il 2016 ha fruttato un utile netto di 157 mila euro. Gli sportelli sono 5 con 15 dipendenti, disseminati nei comuni di Bleggio Superiore, Fiavé e Comano Terme.

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