montagna

Campiglio, la nuova Zangola fa discutere: «Sfregio paesaggistico e culturale»

L'associazione Italia Nostra interviene sull’intervento che prevede la ristrutturazione della malga con la creazione di una "spiaggia" e un'area clubbing: «Appiattimento su un concetto di turismo non interessato alla conoscenza del luogo e alla sua storia»



CAMPIGLIO. "Il progetto per il nuovo «Bar e Aprés ski» non è solo un altro grave sopruso intentato ai danni del paesaggio campigliano, ma è un’offesa diretta al cuore di chi la montagna la vive, la sente, la rispetta. Un atto di arroganza teso a sopraffare tutto ciò che la storia del luogo e più in generale la storia della cultura alpina hanno per lungo tempo sedimentato sul territorio".

È la dura presa di posizione dell'associazione Italia Nostra di Trento sul progetto del gruppo “5 Club Mdc”, che prevede il restauro completo della malga della Zangola nella piana di Nambino per rinnovare l'offerta turistica del luogo. Un intervento da dieci milioni di euro che ha riscosso il favore di Asuc di Fisto e del Comune di Pinzolo.

"È un progetto che intende aprire una nuova frontiera - continua l'associazione - la conquista dei luoghi di pace per imporre nuovi codici, sia costruttivi che comportamentali. È l’asservimento ad un concetto di turismo non interessato alla conoscenza del luogo e della sua storia ma che sempre più tende a sovrapporvisi completamente, con le proprie “esigenze”, dettate da gente festaiola che non si accontenta e nemmeno rispetta".

Il progetto, denuncia Italia Nostra, prevede la copertura di circa 1500 metri quadrati di verde. "Sorprende e lascia amareggiati l’arroganza con cui operatori turistici propongono di sostituire non solo le forme dell’architettura ma anche la cultura di un luogo con un approccio irrispettoso - afferma la presidente di Italia Nostra Trento Manuela Baldracchi - Ma sorprende ad amareggia ancora di più la facilità con cui tali proposte vengono accolte da chi il territorio lo dovrebbe salvaguardare e valorizzare".

In conclusione, l'associazione chiede l'intervento della Commissione pianificazione territoriale e paesaggio della Comunità delle Giudicarie affinché "l’edificio della malga venga rispettato e valorizzato quale elemento di carattere del luogo e che la sistemazione degli spazi esterni sia proporzionata con le dimensioni degli edifici e le caratteristiche del luogo".













Scuola & Ricerca

In primo piano