Cerimonia

Giorno del ricordo, a Rovereto la commemorazione delle vittime delle Foibe

Fugatti: «Trasmettere ai giovani gli effetti tragici dei regimi totalitari. Il Trentino, in quanto territorio di confine, deve fare ancora di più»



ROVERETO. "Per Rovereto, quello di oggi rappresenta un momento di particolare importanza. Qui risiedono molte persone provenienti dai territori coinvolti, le quali nel corso del tempo hanno contribuito alla crescita della comunità roveretana". Lo ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti in occasione della cerimonia organizzata questa mattina (10 febbraio) a Rovereto per il Giorno del ricordo, istituito nel 2004 per commemorare tutti gli italiani e le italiane vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

Dopo la messa celebrata nella chiesa di Santa Caterina, la commemorazione si è spostata in Largo Vittime delle Foibe, con la deposizione, presso la lapide che ricorda l'episodio storico, di una corona. "La legge approvata nel 2004 - ha ricordato Fugatti - ha voluto abbattere il muro del silenzio che per troppo tempo ha impedito di narrare gli avvenimenti. È fondamentale che le istituzioni si impegnino su questa strada: è cruciale ricordare soprattutto alle giovani generazioni gli effetti tragici che possono derivare dai regimi totalitari".

Secondo il presidente della Provincia "il Trentino, in quanto territorio di confine, deve fare ancora di più questa operazione di ricordo. Lo stiamo facendo nelle scuole. Proprio qui a Rovereto, all'istituto don Milani, nei prossimi giorni vi sarà un momento proposto in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino". Fugatti ha ricordato anche la sua visita, nel 2020, al monumento di Basovizza, e il conferimento, nel 2021, dell'Aquila di San Venceslao all'Associazione Venezia Giulia Dalmazia. 













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